Si aggrava la “diaspora” nel nascente Pdl

di Nicola Rosselli

Ciaramella-SaglioccoAVERSA. Nasce il Pdl e muore l’amministrazione Ciaramella? Quella che poteva apparire fino a qualche settimana fa una boutade, sembra poter divenire realtà proprio mercoledì prossimo o, al massimo, alla scadenza dell’approvazione del bilancio 2009.

Tutti gli interessati affermano che si tratta di fantapolitica, ma quello che è certo è che le divisioni in seno a Forza Italia di Aversa non si sono mai sopite, anzi si sono aggiunte quelle in Alleanza Nazionale. Ed oggi, i due “galli” che si contendono il controllo del “pollaio” (leggi il sindaco Mimmo Ciaramella ed il consigliere regionale Peppe Sagliocco) sembrerebbero essere giunti alla resa dei conti. A spingere verso questa deriva scissionista la decisione, annunziata pubblicamente dal primo cittadino di volersi candidare a Palazzo Santa Lucia, in vista delle prossime regionali.

Una decisione mal digerita da Sagliocco, anche se Ciaramella, successivamente, ha dichiarato: “Ad oggi non ho preso ancora alcuna decisione. Tutto è possibile. Certo è che il primo istinto è quello, una volta terminata questa consiliatura, di tornare alla mia professione e ai miei nipoti”.

Sagliocco, invece, da parte sua, continua a parlare in politichese e, a chi lo accusa di far proselitismo, dichiara: “Quando si denunzia una realtà che non mi appartiene, si mortifica anche chi viene coinvolto in questo disegno. Ad Aversa mi piacerebbe parlare di problemi reali, tipo l’ospedale o i trasporti. Io non sono affatto interessato a questa diaspora azzurra per il controllo del futuro. Il mio impegno con i consiglieri comunali è quello di coinvolgerli con consapevolezza su problemi reali. Se sarò solo non mi affliggerò più di tanto, continuerò ad agire nel concreto come ho sempre fatto. Impegno che gli elettori hanno sempre premiato dandomi la loro fiducia”.

Insomma, si, sto facendo proselitismo, ma su problemi concreti. A questa lotta fratricida (alla quale si aggiunge la battaglia in An, divisa praticamente a metà), il “pater familias” del Pdl aversano, il senatore Pasquale Giuliano, sembra guardare in maniera asettica, ma forse non riesce a porre un freno ai contendenti.

Intanto, le truppe “sagliocchiane” si ingrossano e, al momento pare possano contare sull’adesione più o meno esplicita del capogruppo azzurro Nicola Verde, Francesca Marrandino, Nicola Andreozzi, Giovanni Marino, Gianmario Mariniello e Giovanni Tirozzi. A questi si aggiungano un sagliocchiano della prima ora, Fiore Palmieri e qualche scontento come Elia Barbato (che mirerebbe anch’egli alla poltrona di sindaco) e Adolfo Giglio (globetrotter della politica).

A questi dieci consiglieri di maggioranza devono aggiungersi gli anti-Ciaramella di diritto, ossia i consiglieri dell’opposizione: Mimmo Rosato, Giuseppe Stabile, Paolo Santulli, Amedeo Cecere, Francesco Gatto, Raffaele Pellegrino e Imma Lama. In tutto 17 consiglieri su 30, ma avranno tutti il coraggio di andare a casa e far tornare i cittadini alle urne?

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