La “guerra” tra Ciaramella e Sagliocco sbarca in Consiglio

di Nicola Rosselli

Sagliocco e CiaramellaAVERSA. Doveva essere una seduta di consiglio comunale di routine quella prevista per questo pomeriggio, ma le fibrillazioni in seno ad Alleanza Nazionale e Forza Italia, in vista della costituzione del Pdl, …

… l’hanno trasformata in un banco di prova per la tenuta della maggioranza di centrodestra in balìa della lotta interna, ormai ufficiale, tra il sindaco Mimmo Ciaramella ed il consigliere regionale azzurro Peppe Sagliocco. Sono in molti, infatti, ad ipotizzare che, sebbene le interrogazioni (utilizzate strumentalmente dai consiglieri ritenuti “sagliocchiani” per mettere in difficoltà il primo cittadino) non debbano essere discusse in Consiglio perché a risposta scritta, saranno oggetto di dibattito poiché Ciaramella vorrà “bacchettare” pubblicamente quanti dalla stessa maggioranza intendono metterlo in difficoltà.

Per la cronaca, l’ordine del giorno, oltre l’approvazione del verbale della seduta precedente e alle interrogazioni, le comunicazioni dei prelevamenti dal fondo di riserva ed il riconoscimento dei debiti fuori bilancio, prevede che i consiglieri comunali siano chiamati a votare sull’esercizio del diritto di prelazione di unità immobiliari facenti parte di ‘Palazzo Azzolini’, ubicato in via Santa Marta, in pieno centro storico.

Ma l’attesa è, soprattutto, per l’esame dell’istanza di assegnazione di un suolo di proprietà comunale, uno standard, sito in viale Olimpico, prodotto dalla Tamoil Spa. Una richiesta che interessa direttamente il dirigente del Nuovo Partito Socialista Rosario Ippone, già assessore di Ciaramella e vice presidente del Consorzio Ce2 – GeoEco, precedentemente vicino al sindaco ed attualmente ritenuto tra i “seguaci” di Sagliocco. Per cui, anche dall’esito di questa richiesta potrà intuirsi lo stato dei rapporti tra le due fazioni in gioco che dovranno fare i conti subito dopo il 27 e 28 marzo prossimo, quando alla Fiera di Roma, nascerà ufficialmente il Pdl.

A dover entrare nel “partito unico” ad Aversa saranno ben cinque partiti: Forza Italia con nove consiglieri comunali (agli otto originari si è aggiunto l’ex consigliere di Città della Libertà Alfonso Oliva); Alleanza Nazionale (che, oltre ai tre consiglieri originari conta tra le proprie fila l’ex Udc Mario Abate e l’ex Progetto Democratico per Aversa di Stabile Rosario Capasso); il Gruppo della Libertà (con tre consiglieri, oltre a Nicla Virgilio, anche qui due ex “stabiliani”: Giovanni Tirozzi e Stefano Di Grazia); “Diritti e Libertà” che fino a ieri poteva contare su Adolfo Giglio (attualmente indipendente, dopo aver cambiato una miriade di casacche, un vero e proprio “recordman” del settore); l’indipendente Giovanni Marino, ex Gruppo della Libertà.

Insomma, un coacervo di colori che rischia di mandare in tilt una maggioranza comunale che, almeno sulla carta, può contare 23 consiglieri (oltre a qualche “imboscato” nelle fila dell’opposizione) su 30.

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