An spaccata, Galluccio: “Vogliono impadronirsi del partito”

di Nicola Rosselli

Michele GalluccioAVERSA. Sfiducia per il capogruppo di An in consiglio comunale Michele Galluccio. A sottoscriverla tre consiglieri: Mario Abate (transfuga dalle fila dell’Udc, dove aveva ricoperto, nella passata amministrazione anche la carica di assessore alle attività produttive, scelto per sostituire Galluccio), …

Rosario Capasso (eletto addirittura nel centro sinistra con Progetto Democratico per Aversa – Lista Stabile) e Gianmario Mariniello. In vista del partito unico del centro destra fibrillazioni, quindi, non solo in seno a Fi, ma anche in An. La maggioranza dei consiglieri comunali alleanzini ha compiuto questo passo e subito si sono levati gli scudi.

Il neo capogruppo Abate ha dichiarato: “In un momento politico tanto delicato l’unità del gruppo è un requisito necessario. Al raggiungimento di tale obiettivo dedicherò la mia azione politica. E’ inutile nascondere le difficoltà e gli attriti delle ultime settimane. Voglio sperare che da oggi si possa lavorare insieme e tutti, mettendo da parte inutili protagonismi”.

Il diretto interessato, Galluccio, risponde affermando che, “di fatto, a chiedere la propria sfiducia siano i due consiglieri comunali che non sono stati eletti in An. Una circostanza che la dice lunga sulle strategie di lungo corso da parte di qualcuno che vuole impadronirsi di An in vista dei nuovi scenari che si andranno a comporre con il partito unico. Ma la vera An è costituita dai due assessori (eletti anche in consiglio) e dai due consiglieri e non è detto che i transfughi continuino a poter stare con noi”.

Anche per questa nuova “operazione” c’è chi fa risalire le cause alle divisioni pro e contro alla cordata del trio Ciaramella – Giuliano – Golia nei confronti dei “sagliocchiani”, che starebbero contando, ognuno per proprio conto, “amici e nemici”.

In questo senso, in An si erano già registrate polemiche relativamente alle critiche rivolte alla maggioranza dal consigliere comunale indipendente (ma facente parte della coalizione) Giovanni Marino sul degrado della zona “Borgo”.

A Marino si erano associati Dino Carratù, vice presidente di An,e Gianmario Mariniello, dato per “sagliocchiano. Ai due colleghi di partito era giunta la risposta di Galluccio secondo il quale “se ci sono lamentele da fare da parte di dirigenti di An, queste vanno rivolte agli assessori di riferimento e non certamente sventolate a mezzo stampa”.

Insomma, la maggioranza, in mancanza dell’opposizione ha deciso di attrezzarsi allo scopo.

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