Concessioni edilizie, Apicella replica a Pagano

di Redazione

Giuseppe ApicellaTRENTOLA DUCENTA. “Ancora una volta cercherò di essere misurato ed equilibrato nel rispondere alle provocazioni provenienti dal gruppo di maggioranza, in particolare alle dichiarazioni rese dal sindaco e dai capigruppo di maggioranza”.

Lo afferma il capogruppo di “Libertà con il Polo”, Giuseppe Apicella. “Ritengo che, in questo particolare momento, la città di Trentola Ducenta non ha bisogno di squallide polemiche orientate alla destabilizzazione di equilibri già precari, ma necessita di comportamenti ed azioni rivolti a far luce e chiarezza su cose, fatti ed avvenimenti che in qualche modo potrebbero agevolare opportunità di confronto politico ed amministrativo, nell’interesse dei cittadini. Per operare in tal senso c’è necessità di uomini seri e capaci di orientare le proprie strategie politico-amministrative nell’interesse collettivo. Ma tutto ciò è difficile da realizzare, visto lo stato di degrado in cui è caduta la politica, in quest’ultimo periodo, a Trentola Ducenta. False e pretestuose le argomentazioni poste a supporto di una presunta ‘marcia indietro’ fatta dal sottoscritto e quindi dal proprio gruppo sull’eventuale costituzione di una commissione avente quale scopo il controllo delle concessioni edilizie dal 1997 ad oggi.

Considerato che, forse a giusta ragione – (scusate, ma evidentemente la mia non è presunzione!) – sono ritenuto una persona coerente, mentre ringrazio l’amico Nicola Grassia per quanto a riguardo ha dichiarato agli organi di stampa, non posso che meravigliarmi per quanto detto dal Sindaco e dai capigruppo della maggioranza, successivamente alla riunione tenutasi mercoledì 7 gennaio. Ritengo sia utile fare chiarezza, e per bene, su questa vicenda.

I fatti sono questi e sono andati così (sfido chiunque a dire il contrario!). Nell’ultimo consiglio comunale, il Sindaco ha proposto la creazione di una commissione che esaminasse la regolarità delle concessioni edilizie rilasciate dall’anno 1997 a tutt’oggi. La proposta è scaturita da un’accesa discussione tra un consigliere di minoranza, da una parte, ed un assessore ed il sindaco, dall’altra. L’iniziativa del sindaco pareva porre fine alla discussione e palesava una valida risoluzione. Nulla di più specifico, però, veniva prospettato a riguardo (si vedano i verbali e le dichiarazioni rese in Consiglio!). Il nostro atteggiamento, legittimamente, non poteva non essere che di totale assenso, tanto che lo esplicitavamo con un voto favorevole. Le modalità, i tempi, i mezzi, le professionalità, gli intenti, i fini, i possibili risvolti e quant’altro, sono e non potevano che essere ad esclusiva decisione della maggioranza.

Da qui la nostra decisione di non partecipare ai lavori della commissione, in quanto ritengo corretto, politicamente ed amministrativamente, che sia la maggioranza ad operare un’azione di controllo su questa specifica materia, salvo darne, successivamente, conto all’intera cittadinanza. La mia coerenza, determinazione, serietà, univocità di decisione penso possano essere ritenuti fatti acclarati e riconosciuti. Per le mie idee, le mie convinzioni, il mio modo di pensare ed essere non sono e non saranno mai “orientate” da parte di nessuno.

Il mio ‘interesse’, l’ho sempre sostenuto e lo ribadirò sempre, è quello di realizzare tutto ciò che è possibile per il miglioramento delle condizioni di vita dei Cittadini e del territorio di Trentola Ducenta! L’indecisione, il qualunquismo, la sommarietà, la frammentarietà, l’appiattimento, la politica ‘interessata’, devono essere ricercate altrove! Come gruppo abbiamo sempre dimostrato di avere grande senso di responsabilità, offrendo validi e concreti contributi. Abbiamo cercato, in tutti i modi, di elevare il tono della discussione e del confronto, cercando di portare al centro ‘la politica’ ed i suoi diretti fruitori: i cittadini.

Forse qualcuno, forse tanti, dovrebbero cominciare a porre maggiore attenzione al territorio ed a quanto in esso accade, piuttosto che lasciarsi andare in futili ed inconcludenti questioni, cominciando loro stessi a dare esempio di correttezza, serietà, capacità di impegno e dirittura morale”.

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