Il giornalista Rai Severino invia lettera a consiglieri comunali

di Redazione

Municipio di SparaniseSPARANISE. Ennio Severino è stato per oltre trenta anni giornalista Rai, corrispondente da Trieste per il Tg1, oltre ad essere stimato scrittore di una decina di libri.

Ha partecipato, nella sua lunga carriera a molti convegni, tra cui diversi quelli dedicati a varie personalità di Sparanise. Per il nuovo anno ha scritto una lettera a tutti i consiglieri comunali di Sparanise per richiamarli al loro status di consiglieri. Essere consiglieri comunali, spiega, impone anche il dovere di rappresentanza e di partecipazione a tutte le attività poste in essere a favore della cittadinanza che si intende rappresentare.

Questo testo della lettera inviata il 29 dicembre scorso agli amministratori sparanisani.

“Considerando la mia età e l’esperienza di oltre cinquant’anni di vita professionale vissuta nel mondo delle cronache politiche, permettetemi qualche osservazione sulla Vostra costante e forse generale assenza da una serie di iniziative assunte dall’Amministrazione comunale negli ultimi anni. Nell’ordine: Saverio Solimene, don Pietro Palumbo, Corrado Graziadei, l’inaugurazione della stele in ricordo del campo di concentramento nazista e dell’eccidio di Via De Renzis, nonché del relativo Convegno serale. Tralascio la presentazione del mio libro ‘Storie di uomini e di lotte contro il sonno della memoria’, ma lasciatemi tuttavia notare che, tranne la cortesia di uno di Voi, tutti gli altri non si sono degnati neanche di un cenno di ricezione del volume. Voi avete tutta la mia stima ed il mio profondo rispetto di eletti dal popolo a rappresentare l’intera Comunità cittadina. Ma questa condizione impone moralmente a ciascuno di Voi il dovere della rappresentanza, della partecipazione e del controllo – nel consenso come nel dissenso – di ogni attività civile e di governo programmata dall’Amministrazione, a ciò legittimata dal voto popolare. E poi, quale cittadino di Sparanise potrebbe negare il valore storico della ricostruzione materiale e morale della nostra Comunità, della quale sono stati primari protagonisti gli uomini che abbiamo onorato negli ultimi anni? Si può, essere in maggioranza o all’opposizione, ma è difficile ignorare manifestazioni degnate dell’alto patrocinio del Presidente della Repubblica, dei Presidenti delle Camere e del Capo del Governo. Non ho titolo alcuno per qualificare il Vostro comportamento, ma lasciare soli il Capo dell’Amministrazione e il Presidente dell’Assemblea elettiva cittadina nelle circostanze che ho ricordato, pare a me una cosa alquanto grave, una mancanza non di poco conto. Vi prego di perdonare questo mio sfogo, ma mi è stato suggerito solo dall’amore per la terra in cui sono nato. Auguro a Voi e alle Vostre famiglie tutto il bene possibile per il prossimo Anno e per la vita. Ennio Severino”.

Alla lettera Severino ha allegato l’opuscolo “Contro il sonno della memoria”contenente il suo intervento al convegno di sabato 20 dicembre.

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