Ambito C7, assicurata assistenza ad anziani e disabili gravi

di Redazione

anziani SAN NICOLA LA STRADA. L’Ambito territoriale C7, nato a seguito della legge 328, riunisce, sotto questa sigla, il comune capofila di Caserta ed i comuni aderenti di San Nicola La Strada, Castel Morrone e Casagiove).

In quest’ambito, nel corso degli ultimi giorni, sono stati presentati due nuovi servizi che riguardano l’assistenza tutelare agli anziani fragili ed ai disabili gravi.

Il servizio di “Assistenza tutelare per anziani fragili” si rivolge ad anziani ultrasessantacinquenni totalmente o parzialmente non autosufficienti soli o con la famiglia che non è in grado di provvedere alle loro necessità più elementari. Sarà data priorità di accesso a 13 casi maggiormente bisognevoli di assistenza tutelare tra quelli attualmente in carico all’Asl Caserta 1 – Unità Operativa “Cure Domiciliari” e/o Unità Operativa “Assistenza Riabilitativa” del Distretto Sanitario n. 25. Il secondo servizio riguarda l’”Assistenza tutelare per i diversamente abili gravi”. Esso è rivolto a persone diversamente abili gravi con assenza o carenza di supporto familiare, in situazione di forte disagio sociale e/o a rischio di emarginazione.

Il servizio è destinato ad un numero complessivo di almeno 16 soggetti diversamente abili gravi residenti nel territorio dell’Ambito Territoriale C7. Sarà data priorità di accesso a 7 casi maggiormente bisognevoli di assistenza tutelare tra quelli attualmente in carico all’Asl Caserta 1 – Unità Operativa “Cure Domiciliari” del Distretto Sanitario n. 25 – ed a 9 casi segnalati dal Segretariato Sociale dell’Ambito in base al livello di fabbisogno sociale rilevato nel disabile.

“Gli obiettivi da conseguire attraverso questo due nuovi servizi – ha affermato il dottor Francesco Basile, consigliere comunale di San Nicola La Strada – sono diversi e tutti di grande importanza: favorire l’autonomia individuale del singolo cittadino diversamente abile grave e del suo nucleo familiare, il recupero delle potenzialità residue, il mantenimento dell’unità familiare anche in presenza di particolari problematiche; la prevenzione e la rimozione di situazioni di bisogno e di disagio; di sostegno alla famiglia di origine nella cura del diversamente abile grave affinché quest’ultimo possa rimanere nel proprio contesto sociale e affettivo”.

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