Frane al vallone: dolo o pura distrazione?

di Redazione

frane al valloneSAN FELICE A CANCELLO. Si è svolta una interessante conferenza stampa, di cui poco si è parlato, presso il salone parrocchiale del Botteghino di San Felice a Cancello (Caserta), che ha trattato la spinosa questione relativa alla sistemazione idrogeologica della collina di Cancello.

Organizzatori della conferenza sono stati l’ avv. Allocca Gennaro, geol. Magliocca Giuseppe, arch. Migliore Antonio, prof. geol. Ortolani Franco, sac. Francesco Perrotta, geom. Perrotta Vincenzo, mar. Piscitelli Gabriele, avv. Russo Giulio, avv. Vassallo Alfonso.
Il tavolo dei conferenzieri, composto dal prof. geol. Franco Ortolani, sac. Francesco Perrotta, avv. Giulio Russo, ha avuto come moderatore l’avv. Alfonso Vassallo. Si è appreso dalla conferenza che i tecnici del Commissariato di Governo hanno aggiornato il progetto per rendere esecutivi gli interventi relativi alla sistemazione idrogeologica che interessa il versante che va da Monte S. Angelo a Palombara alla collina di Cancello e che tende al ripristino dell’Aveo Arene di Arienzo noto come “Vallone”. Il “Comitato Civico per la Salvaguardi Ambientale e Storico-Artistica della Valle di Suessola” e l’associazione “La Ginestra” hanno analizzato la variante apportata al progetto originario e animati “solo dalla prosecuzione del bene Comune, e per la migliore soluzione del problema” hanno ritenuto doveroso manifestare forti riserve e perplessità in merito.
Col primo intervento Don Francesco Perrotta lamenta la mancanza di collaborazione con l’istituzione Comunale, che a suo dire . Il relatore dichiara che . Dopo aver evidenziato che il vallone è stretto solo 7 metri (in media) egli si dichiara molto preoccupato per le sorti della frazione Botteghino che . A seguire, l’intervento di Giulio Russo lamenta la mancanza di interesse dell’amministrazione comunale interessata. L’avvocato Vassallo, dalla lettura dell’opuscolo informativo prodotto evidenzia, come il progetto del Commissariato abbia badato solo all’aspetto idraulico della condotta, ignorando, quasi del tutto, l’aspetto legato all’evento franoso. La lettura dell’opuscolo è interrotta dal sopraggiungere del Sindaco di S. Felice a Cancello De Lucia, che chiede di documentare quanto fatto dall’Amministrazione per risolvere il problema. Pronta giunge la risposta dell’avv. Russo che evidenzia la veste di conferenza stampa dell’incontro, che non prevedeva il contraddittorio politico. Offeso, il Sindaco si allontana dall’aula brontolando.
La conferenza si chiude con l’intervento del prof. della Federico II, Franco Ortolani, evidenziando con molta chiarezza che il problema di Cancello non è quello della conduttura dell’acqua ma quello delle frane e delle grosse colate di fango, causate dalla saturazione del terreno di acqua. In sostanza il progetto riguarda un aspetto completamente diverso e non avrebbe, a suo dire, alcun effetto su una possibile frana. Egli ritiene che ci sia un’ipotesi di dolo nel proporre una soluzione tanto inadeguata a risolvere un problema di protezione civile. La manifestazione si chiude con le numerose domande dei giornalisti presenti in sala. La questione viene ripresa da diversi quotidiani provinciali e apre una forte discussione politica in merito, che resta fino ad oggi irrisolta. Le idee risolutive dell’una e dell’altra parte, come la questione della variante autostradale CE-BN, restano su carta, le discussioni spesso finiscono in tribunale e il problema reale finisce resta agli unici interessati: I CITTADINI.

Mariano Nuzzo

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