“Cartelle pazze”, in 1500 protestano al Comune

di Redazione

 ORTA DI ATELLA. 1500 persone hanno preso parte, mercoledì 28 gennaio, alla manifestazione contro la “Teleservizi spa”, società privata di riscossione tributi del comune di Orta di Atella, e le cosiddette “cartelle pazze”.

Iniziativa promossa dal Partito Democratico, Movimento per la Sinistra e Comitato del Cittadino.

Radunatosi in Piazza San Salvatore intorno alle 15.30, il corteo ha raggiunto la casa comunale, dove una delegazione è stata ricevuta dal commissario Greco, chiedendo la revoca degli avvisi di accertamenti Tarsu dell’anno 2003, già oggetto di ricorso alla commissione tributaria, per decadenza come ruolo ordinario e perché non conforme alle leggi come accertamenti coattivi. Chiesto, inoltre, il ritorno alla gestione pubblica dei tributi Tarsu, Ici e Acqua. Il commissario ha chiesto quindici giorni di tempo per una verifica complessiva dell’intera questione.

Nell’ottobre del 2006 – spiegano i promotori della manifestazione – la Teleservizi spa, società privata di riscossione tributi del comune di Orta di Atella, invia a tutti i cittadini ruoli Tarsu degli anni 2003 e 2004 con tariffa di euro 4,20 per metro quadro; tariffa più alta d’Italia per gli anni in questione. Ruoli Tarsu decaduti secondo il Dlgs 507/93 perché non formati e non iscritti a ruolo entro l’anno successivo. Nonostante tutto, i cittadini dopo varie manifestazioni popolari chiedemmo solo una riduzione dell’importo per metro quadro. Anegazione di tale richiesta si è successivamente proceduto a ricorsi presso la commissione tributaria. Non si capisce come mai i ruoli di tali pagamenti siano stati inviati con anni di ritardo e dimenticando la totale confusione che essi hanno provocato ai cittadini. Pertanto sosteniamo che tali ruoli vadano annullati poiché l’art.72 del D.lgs.507/93 prevede la decadenza in caso di mancata formazione e consegna dei ruoli Tarsu entro l’anno successivo a quello dell’emissione a ruolo. Inoltre chiediamo una volta per tutte che venga ordinato ai responsabili della soc. Teleservizi di avere un comportamento responsabile e soprattutto educato con i cittadini Ortesi che spesso, nell’esporre problematiche riguardanti la propria utenza, sono stati vittime di comportamenti poco corretti. Dopo il ricorso 2003 e 2004 della Tarsu che migliaia di cittadini contribuenti hanno inoltrato alla commissione tributaria per ruoli decaduti, la Teleservizi in questi giorni sta tartassando oltremodo i contribuenti con accertamenti ingiusti e illegittimi. Abbiamo gia chiesto in diverse riunioni ai commissari Prefettizi di sospendere gli avvisi di accertamento sballati e ordinare alla Teleservizi di procedere ad accertamenti domiciliari come previsto dalla delibera di c.c. del 7.11.06 senza avere reale riscontro. La terna commissariale deve tener presente in modo inequivocabile che la legalità sul nostro territorio è stata un optional da molti anni e non può prescindere da un livello alto di giustizia sociale. Per questo ai commissari Prefettizi chiediamo: I debiti li paghino chi li ha causati; Ritiro immediato delle ingiunzioni di pagamento inviate dalla Teleservizi; Revoca della società Teleservizi e uscita dalla soc. acquedotti; Ripristino della gestione comunale della riscossione tributi”.

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