Pescara, D’Alfonso ritira le dimissioni e si mette in malattia

di Redazione

Luciano D’Alfonso PESCARA. Il sindaco di Pescara Luciano D’Alfonso ritira le dimissioni nell’ultimo giorno utile e presenta un certificato medico per giustificare l’impedimento a ricoprire la carica.

Secondo la normativa vigente, ora le funzioni di primo cittadino saranno ricoperte dal vicesindaco, Camilo D’Angelo, fino alle prossime elezioni che si terranno non prima del 2010. A questo punto si è riusciti ad evitare il commissariamento del Comune, con D’Alfonso che potrà difendersi nell’inchiesta sullo scandalo appalti senza vincoli legati alla sua posizione di sindaco. Nel recarsi in Prefettura per comunicare la decisione di D’Alfonso, il vicesindaco D’Angelo ha spiegato: “Il sindaco si autosospende e questa autosospensione è permanente, in quanto non si conosce il tempo che sarà necessario per migliorare le sue condizioni di salute”.

Tre sono le inchieste che vedono coinvolto D’Alfonso, la più eclatante è quella che lo portò ai domiciliari il 15 dicembre scorso, poi revocati alla vigilia di Natale, con accuse pesanti relative, in particolare, ad appalti pubblici milionari in cambio di favori. Un’altra inchiesta, avviata nel novembre 2006, riguarda 22 accordi di programma nel settore urbanistico, che ha visto gli investigatori setacciare i conti bancari del sindaco e dei suoi familiari, senza tuttavia scoprire anomalie, a parte il prestito di un fondaco da parte di un costruttore. L’ultima inchiesta, chiusa dal 16 novembre 2007 e per la quale si attendono le decisioni dei magistrati, riguarda l’assunzione al Comune di Guido Dezio, ex braccio destro di D’Alfonso, quest’ultimo indagato per abuso patrimoniale poiché avrebbe favorito l’assunzione, ad un livello superiore, di un suo uomo di fiducia.

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