31 gennaio 1776, Alessandro Volta scopre il gas metano

di Redazione

Alessandro VoltaAccadde Oggi. Il fiume Lambro da sempre era conosciuto come un fiume particolare, molto particolare. Carlo Giuseppe Campi, amico di Alessandro Volta, gli aveva raccontato di un fatto.

Sul decorso del fiume, all’altezza di un gomito stagnante, avvicinare una fiamma alla superficie di acqua significava far illuminare delle fiammelle azzurre. Siamo nel 1776 e la curiosità del Volta lo mette subito in cammino. Passa per la casa di una sua amica, Teresa Castiglioni, e ripropone la sperimentazione sull’isolotto di Partegona . Smuove il fondo melmoso e si accorge che salgono in superficie delle piccole bolle di gas. Le raccoglie in bottigliette e gli dà un primo nome scientifico , “aria infiammabile di palude”. Da subito comprende che si tratta di materiale di decomposizione di materiali animali e vegetali e capisce che può incendiarsi con scariche di corrente o con la fiamma, direttamente. Continuò i suoi studi che lo porteranno sull’Appennino Toscano nel 1780, ma gli stessi studi erano ormai avanti e già aveva costruito modellini sperimentali, tra i quali una lucerna ad aria infiammabile.

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