24 gennaio 1979 , le Br uccidono Guido Rossa

di Redazione

Guido Rossa ucciso dalle BrAccadde Oggi. Ha origini venete Guido Rossa, operaio all’Italsider di Genova, ma è anche iscritto al Partito Comunista Italiano ed è sindacalista della Cgil.

Nel mese di ottobre del 1978 Rossa intravede un fare strano all’interno della fabbrica. Un operaio, Francesco Berardi, attivista delle Brigate Rosse, sta mettendo dei volantini eversivi dietro un distributore di bibite. Rossa lo denuncia, poi è parte attiva al processo contro Berardi, che finisce i suoi giorni suicidandosi, dopo qualche mese, in carcere. La vendetta delle Br non si fa attendere. Il 24 gennaio del 1979 un commando, di cui fanno parte Lorenzo Carpi, Riccardo Dura e Vincenzo Guagliardo, apposta Guido Rossa sotto casa e lo uccide mentre è in auto, esplodendogli contro numerosi colpi di pistola. E’ il primo comunista in Italia ucciso dalle Brigate Rosse. Lo sdegno è nazionale, alle esequie partecipano oltre 250mila persone, interviene anche Sandro Pertini, allora Presidente della Repubblica. Probabilmente la spedizione doveva solo gambizzare Rossa ma, dopo aver sparato quattro colpi alle gambe, Riccardo Dura torna indietro per il colpo di grazia ed uccide quello che per lui è un “traditore”. Lo strappo tra le Br e la sinistra comunista italiana diventa infinito e nello stesso gruppo eversivo il contraccolpo è tanto forte da riuscire a spaccare dall’interno il nucleo originario.

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