Legge di iniziativa popolare, Oliviero e i Socialisti in piazza

di Redazione

Gennaro Oliviero PIEDIMONTE MATESE. Di recente il Partito Socialista, sezione “Andrea Santomassimo” di Piedimonte Matese, ha allestito nella centrale Piazza Vincenzo Cappello, uno stand per la raccolta di firme a favore delle quattro proposte di legge di iniziativa popolare presentate dai socialisti.

Impegnato per l’occasione tutto il direttivo locale con in testa il Segretario cittadino Marcellino Consales, l’Assessore Comunale Fernando Catarcio, che hanno ospitato presso lo stand il Vice Segretario Provinciale Luca Romano e il Consigliere Regionale Gennaro Oliviero, che hanno garantito il loro appoggio all’iniziativa popolare. Nello specifico sono state raccolte numerose firme per una proposta di elezione dell’assemblea costituente per la revisione della Costituzione. Infatti, i socialisti pensano oggi, come hanno sempre sostenuto in passato, che la via maestra sia dare la parola al popolo. La proposta di iniziativa popolare per l’istituzione di una Assemblea Costituente è nel solco della tradizione democratica e popolare dei socialisti, riconosce come essenziale per il Paese una Grande Riforma, tende ad evitare che tentazioni contraddittorie di separatismo politico e territoriale distruggano l’immenso contributo di sacrifici e di sofferenza che il popolo italiano ha dato per la costruzione di una libera Repubblica. La seconda proposta di legge riguarda la disciplina del patto civile di solidarietà che intende garantire ai cittadini italiani la possibilità di stipulare un patto civile di solidarietà al fine di organizzare la propria vita affettiva di coppia, al di fuori della regolamentazione civilistica prevista per il matrimonio, così come già avviene in molti paesi europei. La terza proposta di legge riguarda il contenimento del lavoro precario ed il sostegno dell’occupazione stabile e si propone l’obiettivo di ridurre lo sfruttamento del lavoro precario e di incrementare la diffusione del lavoro a tempo indeterminato. La precarietà del lavoro è da tempo oggetto di dibattito politico e sociale e di lotte sindacali, in quanto la sua espansione anche in Italia negli ultimi quindici anni, se per un verso può aver contribuito ad incrementare l’occupazione, ha determinato per l’altro ampie situazioni di disagio sociale, di sfruttamento e di incertezza sulle prospettive di vita e di lavoro, soprattutto fra i giovani e le donne. Infine, i socialisti propongono una legge per la tutela degli utenti dei pubblici servizi e per la riduzione delle tariffe dell’energia elettrica e della telefonia. Uno dei provvedimenti più efficaci per tutelare il potere di acquisto delle famiglie è quello appunto di contenere i costi delle tariffe, evitando soprattutto che siano gravate da costi impropri del tutto indipendenti dal costo di erogazione dei servizi. A tale proposito la proposta di legge si prefiigge di eliminare alcuni costi inclusi in modo ingiustificato nelle bollette inviate alle famiglie dai gestori e dalle aziende esercenti pubblici servizi e di tutelare i consumatori rispetto ad alcune modalità di pagamento che favoriscono sempre le aziende e mai i cittadini. (di Pietro Rossi – da Teleradionews)

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