Faida Bidognetti-Tavoletta: tre ordinanze di custodia cautelare

di Redazione

Luigi GuidaCASAL DI PRINCIPE. I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta hanno dato esecuzione a delle ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal Gip del Tribunale di Napoli, nei confronti di tre affiliati al clan dei Casalesi, fazione Bidognetti.

Si tratta di Luigi Guida, detto ‘O Drink (nella foto in alto), 59 anni, originario del rione Sanità di Napoli, nominato dal boss Francesco Bidognetti, alias “Cicciotto ‘e mezzanotte”, reggente del gruppo criminale nel periodo dei fatti contestati; di Luigi Grassia, 36 anni (nella foto a destra), e di Gaetano Ziello, 29 anni, quest’ultimi due di Casal di Principe. Sono accusati di omicidio, tentato omicidio e porto e detenzione illegale di armi comuni e da guerra, con l’aggravante di aver commesso il fatto per agevolare la fazione camorristica di appartenenza.

Luigi GrassiaIl provvedimento trae origine da una prolungata ed articolata indagine condotta dall’Arma e coordinata dalla Dda di Napoli, in ordine all’omicidio di Antonio Amato, di Villa Literno, ed al tentato omicidio del cognato di questi, Telat Qoqu, compiuti il 18 febbraio 2002.

Il fatto di sangue era maturato nell’ambito della guerra di camorra scoppiata tra il gruppo Bidognetti ed il gruppo Cantiello-Tavoletta, entrambi “confederati” al clan dei Casalesi, per il controllo delle attività illecite nel territorio di Villa Literno.Le indagini, condotte attraverso varie verifiche, attività tecnica, l’escussione di testi e l’utilizzo di puntuali dichiarazioni di vari collaboratori di giustizia, hanno accertato che l’omicidio venne eseguito dai bidognettiani per colpire l’opposta fazione e in particolare Amato, ritenuto legato alla fazione di Tavoletta.

L’operazione consentirà di scagionare un altro soggetto erroneamente ritenuto autore dell’omicidio, Alberto Ogaristi. Quest’ultimo, riconosciuto nel corso delle indagini da Telat Qoqu, e condannato con sentenza definitiva all’ergastolo, si era sottratto alla condanna dandosi alla latitanza ed era stato catturato a Casal di Principe proprio dai Carabinieri di Caserta, a seguito di un rocambolesco inseguimento sui tetti il 6 luglio 2007. Attualmente è detenuto.

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