Agguato a Trentola, bruciata l’auto dell’intercettazione

di Redazione

da sin. Raffaele Granata e Giuseppe BarbatoCASAL DI PRINCIPE. Bruciata la Lancia Y nella quale era stata piazzata la microspia che registrò in audio il doppio agguato consumato il 12 dicembre scorso a Trentola Ducenta dal commando armato guidato da Giuseppe Setola.

Parliamo dell’ormai famosa intercettazione “shock”, in cui si ascoltano due sicari di Setola che cantano, scherzano e sparano un centinaio di colpi di kalashnikov e pistola. Dopo l’arresto, nei giorni successivi a quell’agguato, dei fiancheggiatori del boss, tra cui Raffaele Granata (33 anni, di Trentola Ducenta) e Giuseppe Barbato (29, di Lusciano), ossia i due che erano nell’auto e di cui si ascoltano le voci, l’auto era stata messa da parte dagli inquirenti, ritenendola un elemento ormai inutile alle indagini. Ciò nonostante, nel pomeriggio di domenica, ma la notizia è trapelata solo oggi, ignoti hanno dato fuoco alla vettura con della benzina. Un segnale di “nervosismo” del clan, secondo gli inquirenti, per i quali tale azione “non incide minimamente nella tutela degli indizi di straordinaria gravità raccolti”.

Agguato del 12.12.08, l’intercettazione

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