Cimitero, Eramo: “Perchè un progetto così mastodontico?”

di Redazione

Il progetto di ampliamento del cimiteroCARINARO. Il dottor Marco Francesco Eramo, giovane cittadino di Carinaro, esprime le proprie considerazioni sulla questione dell’ampliamento del cimitero comunale.

“Da diverso tempo, a Carinaro, non si fa altro che parlare della questione dell’ampliamento del cimitero. Ampliamento per modo di dire, perché il progetto presentato dall’attuale maggioranza sembra, e lo è in realtà, la costruzione di un altro cimitero ex novo, dalle proporzioni mastodontiche, il cui costo sfiora l’inverosimile somma di 3 milioni di euro.

Ci vuole davvero tanto coraggio a parlare di cifra del genere in un momento in cui tanti cittadini si trovano a dover far fronte al grave problema della crisi economica che ultimamente vige nel nostro paese. Chi ha proposto e ideato un siffatto progetto, evidentemente non ha ancora capito il vero significato del dover morire: è il caso, allora, di rileggere ‘A Livella di Totò.

Se crediamo in certi valori sappiamo che con la morte di apre un altro orizzonte di vita per la quale è inutile affaticarsi tanto per delle cose, in questo caso come per la realizzazione di tante cappelle gentilizie o di loculi di prima scelta, che sono materialmente appariscenti.

Ma poi, perché questa irrefrenabile smania di voler realizzare un altro cimitero? Non basta quello attuale, così ben organizzato e strutturato che fa invidia a tanti altri cimiteri presenti per l’interno agro aversano?

Basterebbe soltanto l’attuazione di un piano di riqualificazione di alcune cappelle e loculi per renderlo ancora più bello.

E, poi, tra tanti problemi che attanagliano la nostra società e che primariamente meritano di essere affrontati e presi in considerazione, come quelli dell’intolleranza ed emarginazione sociale, il bullismo, la microcriminalità che dilaga sempre di più, episodi di bullismo all’interno delle scuole e dei diversamente abili che ancor non si è capito che posto o spazio abbiano nella nostra società, ci occupiamo del cimitero, che è l’ultimo dei problemi di rilevante interesse.

Pensiamo a cambiare la realtà e a occuparsi delle cose più serie ora che siamo in vita, perché con la morte, indipendentemente da quella che sarà la dimora dei nostri resti, non avremo più modo di occuparci di quelli che sono i valori più giusti e sani di una perfetta società”.

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