Vico Equense, pericolo frane: il sindaco invoca interventi

di Redazione

Il costone sottostante l'ex CattedraleVICO EQUENSE. Il sindaco di Vico Equense si rivolge a Regione, Provincia e Protezione civile regionale per il consolidamento del costone sottostante l’ex Cattedrale della Santissima Annunziata e per la realizzazione delle ormai essenziali opere di difesa a mare in quell’area.

A seguito della frana avvenuta sabato 17 gennaio Gennaro Cinque invia una lettera ai vari enti in cui spiega che “l’evento franoso ha ribadito l’estrema fragilità della costa alta del nostro Comune, soggetta alla potente azione disgregante del moto ondoso”. “A tale proposito – continua nella lettera – considerata l’importanza turistica e paesaggistica dell’intero territorio comunale, ed in particolare dell’area interessata dal crollo, che è una delle immagini simbolo di Vico Equense, la stessa venne inserita nell’APQ Difesa Suolo, che prevedeva il consolidamento dell’intera baia, anche con interventi di protezione costiera (scogliera soffolta), il cui importo complessivo venne stimato in circa 5 milioni di euro. I lavori recentemente eseguiti da questa Amministrazione, grazie al finanziamento concesso dal Settore Regionale Difesa Suolo sui fondi della Legge 179/2002, hanno riguardato esclusivamente l’area sovrastante quella direttamente interessata dalla frana del 27 dicembre 1999 ed hanno consentito la stabilizzazione della coltre rocciosa compresa tra la nicchia di frana ed il ciglio del costone, che rappresenta una minima parte dell’intera estensione della parete rocciosa prevista nel citato APQ. In particolare l’Amministrazione comunale ha già predisposto ulteriore progettazione per la messa in sicurezza del tratto di costone sottostante la ex Cattedrale della SS. Annunziata, utilizzando a tal proposito, le somme provenienti dalle economie delle opere realizzate sui fondi della Legge 179/2002, da sottoporre all’approvazione del Settore Regionale Difesa Suolo. Tutto ciò premesso, si rende di fatto indispensabile provvedere al finanziamento di quanto già oggetto del predetto APQ, prevedendo il consolidamento dell’intero fronte roccioso, nonché la realizzazione di opere di difesa a mare al fine di scongiurare il verificarsi di eventi drammatici, vista anche l’elevata affluenza turistico-balneare dell’intera fascia costiera, per la qual cosa la mera interdizione dei luoghi e l’apposizione di segnaletica monitoria non si è mai dimostrata sufficiente”. L’intera Amministrazione, e non solo, è seriamente preoccupata per l’accaduto e si chiede dove siano finiti i fondi stanziati per gli interventi in quest’area. “Dei cinque milioni di euro destinati a Vico Equense nel 2002 – aggiunge il vicesindaco Giuseppe Dilengite- soltanto un milione è stato utilizzato. Gli altri, tra 2005 e 2006, sono stati dirottati su altri interventi in ambito regionale ma ancora non se ne comprendono le motivazioni. Il Comune si augura che vengano recuperati e utilizzati per le coste del nostro territorio la cui fragilità e pericolosità è evidente”.

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