Vico Equense, le “Pacchianelle” compiono cento anni

di Redazione

VICO EQUENSE.Questo antico, seducente e devozionale rito, rievocante la nascita del Salvatore, preceduto dal suono flebile e nenioso dei molisani della zampogna, scende a rallegrare e a conciliare nell’amore lo spirito dei credenti, a ravvivare la fiamma della memoria e della fede, a destare un fremito caldo di vita nuova”.

Con queste parole Luigi Savarese, direttore artistico, descrive la manifestazione più antica di Vico Equense. Si tratta delle “Pacchianelle”, storico corteo che quest’anno compie cento anni. Come sempre l’appuntamento è per il 6 gennaio, ore 15.00 al Convento di San Vito. L’organizzazione dell’evento, patrocinato dalla Presidenza del consiglio dei ministri, dagli assessorati alla cultura e al turismo del Comune di Vico Equense, dalla Regione Campania attraverso l’Aacst e dalla Fondazione Banco di Napoli, è curata dall’associazione “Amici delle pacchianelle”, da Padre Luigi Pollastro e Fra’ Antonio Amatrudo. Oltre trecento figuranti si stanno preparando per partecipare ad un evento che rappresenta un indissolubile insieme di religione e folklore, usanze e leggende, storia e cultura, realtà e magia. Le Pacchianelle si collegano al presepe napoletano del settecento, proponendo ritratti di vita popolare che, riportando la storia a ritroso, rimandano alla Palestina per l’evento della venuta di Gesù. “I figuranti sfileranno divisi in settori – spiega Pino Visconti dell’associazione ‘amici delle Pacchianelle’ – ognuno dei quali suddiviso in quadri che lasceranno ammirare contadini e pastori, pacchiane e pacchianelle, personaggi biblici e zampognari, re Magi e Sacra Famiglia, circondata da angeli a piedi e a cavallo”.

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