Legge regionale antiracket: arrivano le prime adesioni

di Redazione
 PORTICI. “Una
legge della Regione Campania che imponga all’amministrazione regionale di
risarcire completamente gli imprenditori campani che hanno denunciato il racket
e che poi hanno subito attentati al proprio patrimonio da parte della camorra”
.

E’ quanto propone Antonio Sicignano,
vicepresidente dei Circoli della Libertà della Campania, con riferimento
all’incendio da parte della camorra del ristorante “Ciro a Mare” di Portici. “Il sindaco di Portici, coadiuvato dal
presidente dell’associazione antiracket di Portici Sergio Vigilante
– spiega Sicignano – ha già posto in essere in ambito locale una iniziativa simile, tuttavia
detto gesto valoroso si dovrebbe importare anche in altre realtà della
Campania, e di esso se ne dovrebbe fare carico economicamente direttamente la
Regione Campania, al fine di evitare che i Comuni siano privati di importanti
risorse. Ciò può essere fatto solo adottando un provvedimento legislativo
regionale che istituisca dei fondi economici a cui può accedere chi ha
denunciato il racket ed ha poi subito, a causa di detto comportamento, un
attentato al proprio patrimonio”
.

Proposta condivisa dal presidente della
commissione regionale Anticamorra, Luciano
Passariello
. “E´ importante – spiega
fare sentire la vicinanza delle istituzioni agli imprenditori che con coraggio
investono sul nostro territorio. Per questo motivo ho preparato, insieme al
vicepresidente dei circoli della liberta della Campania Antonio Sicignano

riferisce Passariello – una proposta di
legge da presentare al Consiglio regionale della Campania che imponga
all´amministrazione regionale di risarcire completamente quegli imprenditori
campani che hanno denunciato il racket e che poi hanno subito attentati al
proprio patrimonio da parte della camorra”.

Dello stesso avviso il
capogruppo di An in Consiglio Regionale Enzo
Rivellini
. “Chi ha il coraggio di
denunciare il racket e le estorsioni
– commenta Rivelini – deve trovare la massima tutela da parte
dello Stato e delle istituzioni. Per questo motivo trovo molto utile l’idea di
istituire a livello regionale un fondo anti-racket per le vittime delle
estorsioni che viene avanzata dal vice-presidente dei Circoli della Libertà
Antonio Sicignano e che può essere oggetto di una specifica proposta di legge
regionale”.

Sulla stessa lunghezza d’onda l’intervento dell´ex Presidente
dell´Osservatorio Regionale Contro la Camorra e la Criminalità Organizzata, Tonino Scala, che denuncia anche come
la legge regionale sul sostegno alle vittime del racket non sia mai stata
approvata. “Alle istituzioni – spiega
Scala – spetta il compito di trovare
misure atte a sostenere le vittime del racket. Come Commissione Regionale,
nell´ottobre del 2006, presentammo una proposta di legge atta a favorire e
sostenere le vittime dell´usura e del racket. Una legge che giace, con mio
sommo dispiacere, nei cassetti delle commissioni a cui è stata assegnata. Una
legge che potrebbe rappresentare una risposta in un momento così delicato”.

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