Castellammare, rimossi cannoni borbonici: è protesta

di Redazione

Antonio SicignanoCASTELLAMMARE DI STABIA. “La vicenda dei cannoni borbonici, rimossi dal porto di Castellammare e sostituiti da comuni bitte di attracco, testimonia la scarsa attenzione riservata dalle autorità locali alla memoria storica della città ed in particolare al periodo borbonico che ha vissuto Castellammare”.

E’ quanto sostiene Antonio Sicignano, vicepresidente dei Circoli della Libertà della Campania e presidente del Circolo stabiese, dopo che alcuni storici stabiesi avevano riferito la notizia della rimozione di due cannoni borbonici, che fino a pochi giorni fa erano presenti sulla banchina del porto adiacente la Capitaneria stabiese e che risultano sostituiti da comuni bitte da attracco. La polemica è stata lanciata nell’ambito del sito internet “www.liberoricercatore.it”, ma subito ha fatto il giro della città.

“Anche se i cannoni – spiega Sicignano – come sembra sono stati rimossi con la scusa di allocarli in una qualche unità museale il problema non cambia, perché per gli stabiesi, vederli in un museo, non è certamente la stessa cosa di vederli al posto in cui sono stati allocati circa due secoli fa”. Inoltre, secondo l’esponente regionale dei Circoli della Brambilla: “La rimozione dei cannoni borbonici è solo l’ultimo atto di una politica di svalutazione della gloriosa era borbonica che ha vissuta la città di Castellammare, posta in essere, solo per motivazioni ideologiche, dalle amministrazioni che hanno governato la città. Il periodo borbonico che ha vissuto Castellammare – conclude Sicignano – necessita di una immediata rivalutazione, in quanto costituisce una importante risorsa da sfruttare per fini turistici. In altre parti di Italia, solo per attirare un turista in più, addirittura si inventano monumenti storici, noi, invece, ne abbiamo in abbondanza ma ce li facciamo fregare sotto gli occhi”.

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