Adeguamento Tarsu, tre consiglieri di maggioranza si astengono

di Redazione

 CASTEL CAMPAGNANO. Nel corso del Consiglio comunale tenuto a fine anno per deliberare in particolare l’adeguamento della tariffa Tarsu (tassa per la raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani), la tensione è salita, …

… non solo per la contestazione, prevedibile, del gruppo di minoranza guidato dall’ex sindaco Nicola Campagnano e dal suo mancato successore Scipione De Leone, ma anche – e soprattutto – per il dissenso mostrato al momento del voto, con l’astensione, di tre consiglieri di maggioranza: Angelo De Filippo, Aldo Del Santo e l’ex vicesindaco Antonimo Cimino. Colpo di scena che ha dato la stura ad altre polemiche e critiche ma, come tutti i fulmini a ciel sereno, ben presto i suoi effetti si sono dimostrati irrilevanti, anche se la minoranza non ha esitato a paventare il peggio, comunicando ai contribuenti non solo la stangata del 42%, ma anche la frattura rilevata in seno alla maggioranza. Al sindaco Giuseppe Di Sorbo, infatti, sono bastate poche battute per far intendere ai tre presunti dissidenti che, contrariamente a quanto paventato dalla minoranza, non solo l’adeguamento della tariffa era un atto dovuto, indifferibile e non certo preventivabile, ma anche che si è trattato di un provvedimento valido solo per l’anno 2008, conseguito non tanto all’avvio della raccolta differenziata porta a porta, quanto alla necessità di fronteggiare un’emergenza senza precedenti, che ha determinato il lievitare del costi sostenuti per la raccolta e smaltimento soprattutto nelle zone periferiche, tanto che altrove la tariffa è più che raddoppiata. Il Comune di Castel Campagnano, invece, come ha chiarito il primo cittadino, è da ritenere virtuoso non solo per essere riuscito a contenere il rincaro al 42% solo un anno, ma anche perché ha già avviato la procedura di risarcimento dei danni subiti in seguito al tracollo del Consorzio Acsa Ce 3, preceduto da una paralisi che ha costretto l’amministrazione a pagare ingenti somme per tenere nei limiti del possibile il paese pulito anche quando nessuno raccoglieva i rifiuti. Nel rispetto dell’infallibile adagio, quindi, le somme si tirano al termine, per cui al momento qualunque giudizio potrebbe rivelarsi inopportuno, cioè sballato, come hanno ben compreso i tre presunti dissidenti.

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