Via Gemito, niente spazzamento e contenitori per differenziata

di Antonio Arduino

rifiuti sparsi in via GemitoAVERSA. Per i residenti dei condomini affacciati su via Gemito il 2008 si chiude così come era cominciato: tra spazzatura e rifiuti.

Non che per i restanti abitanti di parco Argo, il quartiere in cui è compresa l’arteria, il bilancio sia migliore, ma in via Gemito si raggiunge davvero il top, perché 365 giorni più uno, visto che il 2008 è stato un anno bisestile, non sono bastati all’amministrazione comunale per risolvere un problema di vivibilità spicciola qual è quello dello spazzamento delle strade. Se è vero che, grazie anche all’intervento dell’Asia di Napoli e alla riapertura delle discariche, i cumuli di sacchetti si sono ridotti, diventando meno frequenti, è innegabile che le strade continuino ad essere coperte da spazzatura sparsa e addossata ai marciapiedi.

In via Gemito, però, c’è di più, perché, pur essendo l’arteria compresa in un quartiere in cui, da tempo, è partita la differenziata, sono spariti i contenitori destinati proprio alla differenziata. Un problema che, a dirla tutta, è comune anche ad altre zone della città e che sarebbe legato alla mancanza di volontà del consorzio ex Geo Eco d’investire denaro per ricostituire un parco contenitori di cui non dovrà più servirsi, dal momento che entro i prossimi mesi verrà rimpiazzato da un gestore privato. Intanto, i rifiuti giacciono in strada e volano ovunque tappezzando, ove più ove meno, praticamente tutta la città. Questo malgrado esista un automezzo dotato di spazzole rotanti dedicate appunto a ripulire le strade. Ma spazzare è un modo di dire perché, di fatto, l’azione dell’automezzo ha come unico risultato quello di creare mucchietti di spazzatura lungo il bordo dei marciapiedi e in ogni angolo o curva presente nelle strade che attraversa.

“Purtroppo dobbiamo accontentarci ed avere pazienza. Al momento non si può avere di più” dice Luciano Luciano, assessore all’igiene urbana al quale abbiamo chiesto il perché del carente, quando non addirittura assente, servizio di spazzamento. “Da qui a quattro-cinque mesi avremo affidato il servizio ad un gestore privato e – assicura Luciano – le cose cambieranno radicalmente”. “Attualmente – continua – ci troviamo a dovere accettare un servizio effettuato in maniera parziale essenzialmente per mancanza di personale e di stimoli produttivi. Due elementi che non mancheranno all’imprenditore privato”.

Questo perché, stando ai dati rilevabili negli uffici del Consorzio, ogni giorno mediamente una ventina degli 84 operatori dell’ex Geo Eco sarebbero assenti per motivi diversi, riducendo la forza lavoro disponibile per fare fronte alle diverse incombenze. E data la vastità del territorio da coprire è inevitabile che qualche cosa resti fuori, come lo spazzamento delle strade o la cura del verde.

“Però – tiene a ricordare Luciano – è bene che la popolazione sappia che l’amministrazione non se ne sta a guardare. E, come da contratto, sanziona ogni servizio che non viene effettuato, applicando una detrazione al compenso mensile spettante al Consorzio”. “Purtroppo – conclude – nei confronti di un ente che praticamente è di tipo pubblico non si può fare di più, ma con un gestore privato la musica sarà differente”.

Insomma, oggi, se il servizio di spazzamento non c’è quanto meno il Comune, e ovviamente il cittadino, non paga. In pratica al danno non si aggiunge la beffa. Però tra quattro-cinque mesi sarà diverso. Grazie all’affidamento del servizio ai privati avremo strade pulite e cassonetti vuoti.

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