TRENTOLA DUCENTA. Ci sorprende la dichiarazione del sindaco Pagano inviata alla redazione di Pupia il 17 dicembre 2008 circa la posizione dellopposizione in ordine agli ultimi episodi di violenza perpetrati nella nostra città.
Così esordisce il capogruppo consiliare del centrodestra, Giuseppe Apicella, nel commentare le ultime dichiarazioni del sindaco Nicola Pagano sulla piaga camorra a Trentola Ducenta e nellagro aversano.
In una nota inviata alla nostra redazione, Apicella puntualizza: E bene precisare che lopposizione non ha mai taciuto su questo tema così delicato ed importante. Anzi, si è fatta parte attiva, con specifiche richieste di convocazioni di Consigli comunali, (assunti a protocollo il 28 aprile 2008 e il 5 dicembre 2008), aventi come punti allordine del giorno i temi della legalità e della trasparenza ed affiggendo manifesti sui muri della città sensibilizzando lintera comunità cittadina sul fenomeno della camorra e delle sue relative implicazioni. Tuttavia, ci sentiamo di condividere la sensibilità e lattenzione che il sindaco ha mostrato in tale circostanza, ma soprattutto il coraggio di affermare che Trentola Ducenta non deve essere terra di camorra. In un momento in cui la criminalità organizzata ha ripreso a dominare la nostra zona rafforzando la sua presenza anche nella nostra città questo impegno diventa veramente importante. La criminalità diffusa determina laumento dei reati, con particolare riguardo a quelli contro la persona e il patrimonio che destano anche maggiore allarme sociale. Una città più sicura è una aspirazione dei cittadini ad essere più liberi. Trentola Ducenta deve fare argine ad ogni tentativo di infiltrazione criminale e avviarsi definitivamente verso quellopera di ‘bonifica’, stroncando sul nascere i tentativi di riorganizzazione dei gruppi malavitosi. Per fare questo non cè maggioranza ed opposizione, ma uomini seri capaci di lottare per evitare le infiltrazioni della criminalità nelle attività economiche, occasioni di proventi illeciti in attività di riciclaggio. Ma per elaborare strategie adeguate di prevenzione e di contrasto della criminalità organizzata è necessaria una conoscenza del fenomeno nelle sue articolazioni e nelle sue dinamiche.
Per Apicella occorre istituire, con il concorso di tutte le istituzioni ed associazioni categoriali interessate, un osservatorio permanente per la sicurezza e la lotta alla criminalità. Si tratta – spiega il capogruppo dellopposizione – di non abbassare mai la guardia ed offrire sedi di riferimento e rassicurazione per quanti intendono collaborare con senso civico a questa battaglia di civiltà e di libertà. Liniziativa per la sicurezza deve tradursi in azioni concrete di contrasto repressivo, ma anche di prevenzione sociale che sottraggono soprattutto i giovani emarginati alle ‘suggestioni del guadagno facile’ e del salto nellillegalità.
Altra proposta di Apicella è quella di una Anagrafe Cittadina soprattutto per la presenza di tanti giovani extracomunitari, oramai in giro per le nostre strade, che spesso alimenta con i loro tentativi di aggressione il fenomeno della micro delinquenza. Anche per essi, sarebbe opportuno concretizzare liniziativa di una Anagrafe Cittadina per la tutela della sicurezza urbana nei punti di maggiore esposizione a fattori di rischio.
Ma quello che in particolare ci tiene a sottolineare lesponente del centrodestra è che, oltre al controllo del territorio da parte delle forze dellordine ed azioni significative da parte dellamministrazione che agiscono sulle cause strutturali del fenomeno, anche la stabilità politica di una amministrazione, concorre a creare situazioni di benessere per lintera comunità civile. Tante volte assistere a valzer di esecutivi crea nella comunità cittadina disorientamento ma soprattutto sfiducia.
Per combattere lemarginazione, il degrado sociale, che è presente specie nelle parti più periferiche della città, Apicella, nel complesso, propone: istituzione di un osservatorio permanente per la sicurezza e la lotta alla criminalità; anagrafe cittadina degli extracomunitari presenti sul nostro territorio; coordinare al meglio lutilizzazione delle forze dellordine che stanno già tanto lavorando per la città; monitoraggio dei punti più sensibili dove si annida la micro delinquenza; impegno di tutti i cittadini e di associazioni, con il coinvolgimento degli anziani, nella tutela della sicurezza urbana nei punti di maggiore esposizione a fattori di rischio.
In sostanza – conclude Apicella – occorre diffondere una cultura della legalità, con il Comune impegnato in modo attivo con tutte le istituzioni scolastiche, nella promozione di attività formative sulle tematiche delleducazione alla legalità diffusa e delleducazione al rispetto della cosa pubblica.