Racconti e Canti per i 12 giorni di Natale

di Redazione

Canti NataleFRANCOLISE. Il titolo dello spettacolo de “Terrasonora” prende spunto da un’opera omonima di William Shakespeare (la dodicesima notte). Lo spettacolo vuole raccontare cosa succede a cavallo dei dodici giorni: cioè l’esperienza del Natale a Napoli.

Napoli è stata sempre una città che ha sentito profondamente il “senso” di queste notti, la magia dell’esoterismo che lega la rinascita della luce alla nascita di Cristo, l’aspettativa del rigenerarsi delle cose. L’aspettativa è legata a ritualità che vengono di nuovo alla luce, che acquistano valore proprio perché effettuate fra “le dodici notti” Una di queste ritualità era la messa in scena della “Cantata dei pastori”, una delle più sentite manifestazioni napoletane legate al Natale. Si tratta di una rappresentazione teatrale di argomento sacro che si faceva ritualmente a Napoli e che si fa tuttora in provincia, nel periodo che va dalla notte di Natale al 6 gennaio con larghissima partecipazione popolare. La storia è quella nota del viaggio di Giuseppe e Maria a Betlemme, viaggio irto di insidie e di pericoli messi in atto dal diavolo per annientarli, ma dopo varie peripezie il male è sconfitto ed i pastori sono invitati alla grotta dalla stella d’Oriente, dove Gesù nasce fra il bue e l’asinello, i Re Magi, Razzullo e Sarchiapone che accoglie il bambinello con la voce ingenua dell’eterna speranza dei poveri in un mondo migliore….

Il titolo dello spettacolo de “Terrasonora” prende spunto da un’opera omonima di William Shakespeare (la dodicesima notte). Lo spettacolo vuole raccontare cosa succede a cavallo dei dodici giorni: cioè l’esperienza del Natale a Napoli. Napoli è stata sempre una città che ha sentito profondamente il “senso” di queste notti, la magia dell’esoterismo che lega la rinascita della luce alla nascita di Cristo, l’aspettativa del rigenerarsi delle cose. L’aspettativa è legata a ritualità che vengono di nuovo alla luce, che acquistano valore proprio perché effettuate fra “le dodici notti” Una di queste ritualità era la messa in scena della “Cantata dei pastori”, una delle più sentite manifestazioni napoletane legate al Natale. Si tratta di una rappresentazione teatrale di argomento sacro che si faceva ritualmente a Napoli e che si fa tuttora in provincia, nel periodo che va dalla notte di Natale al 6 gennaio con larghissima partecipazione popolare. La storia è quella nota del viaggio di Giuseppe e Maria a Betlemme, viaggio irto di insidie e di pericoli messi in atto dal diavolo per annientarli, ma dopo varie peripezie il male è sconfitto ed i pastori sono invitati alla grotta dalla stella d’Oriente, dove Gesù nasce fra il bue e l’asinello, i Re Magi, Razzullo e Sarchiapone che accoglie il bambinello con la voce ingenua dell’eterna speranza dei poveri in un mondo migliore….

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