Alla Giornata della Memoria arriva anche Ciro Cirillo

di Redazione

Ciro Cirillo SPARANISE. Tra i tanti civili e militari che furono internati nel Campo di Concentramento tedesco di Sparanise, e che verranno questa mattina a Sparanise, per la Giornata della Memoria, c’era anche Ciro Cirillo, …

… l’ex assessore della Democrazia Cristiana che fu sequestrato 27 anni fa dalle Brigate Rosse. Tra i tanti deportati sconosciuti nel campo sparanisano, quindi, questa mattina, npossiamo ascoltare la testimonianza diretta anche questo deportato “più conosciuto” che è stato perseguitato per ben due volte: non solo dai tedeschi ma anche dalle Brigate Rosse. La sua partecipazione al convegno, molto attesa, chiarirà agli sparanisani molte cose sul campo di concentramento tedesco, in cui lui ebbe la ventura di essere rinchiuso, diversi giorni, prima di fuggire.. Durante l’incontro di questa mattina, nella palestra della scuola Media “Leonardo da Vinci”, l’ex assessore Cirillo parlerà della sua vita tormentata e della sua esperienza nel campo di concentramento sparanisano.
«Nel settembre del 1943 — ha raccontato l’ottantaseienne politico democristiano — sopravvissi a un bombardamento alleato, nel quale perirono sette persone della mia famiglia. Rimasi solo con mio padre pensionato. In qualche momento pensai anche di farla finita. Poi, fui fatto prigioniero dai tedeschi che mi portarono nel campo di Sparanise. Ci dissero che avremmo dovuto fare la fila per avere da mangiare, invece mi accorsi che la fila terminava su un treno pronto per la partenza. Quando giunsi a una ventina di metri dal convoglio ebbi un’illuminazione. Feci una deviazione e, sotto gli occhi dei soldati, andai a rimettermi in coda, sicché, prima che arrivasse di nuovo il mio turno, il treno era già pieno. Nei giorni seguenti, aiutandomi col mio francese, riuscii a parlare con un ufficiale. Gli spiegai che in quelle condizioni non avrei retto il viaggio. E che in Germania sarebbe arrivato solo il mio cadavere. Gli dissi anche di mio padre, rimasto solo. Mi fece cenno di andare. Credevo mi stesse concedendo un permesso. Invece mi disse che potevo andare via. E di fare in fretta. “Vite,vite”. Ero libero».
Non si parlerà quindi degli 89 drammatici giorni del suo sequestro, ma della sua vicenda umana. La sua testimonianza è stata registrata anche in una puntata del programma «La storia siamo noi», dedicata al caso Cirillo e realizzata da Carlo Durante e Aldo Zappalà per Rai Educational di Gianni Minoli; puntata che con il ricordo del campo di Concentramento tedesco sparanisano è stata trasmessa su Raidue il 28 maggio scorso.

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