Clan Moccia-Di Domenico: un altro arresto ad Orta

di Redazione

 ORTA DI ATELLA. Arrestate, su ordinanza della Dda di Napoli, 19 persone ritenute affiliate al clan camorristico Di Domenico, attivo nell’agro nolano e clan “satellite” del potente gruppo criminale dei Moccia di Afragola (Napoli).

Si tratta di Aniello Ambrosio, 36 anni, residente a Crispano; Francesco Aprile, 37, di Cimitile; Andrea Bosco, 45, di Roccarainola; Nicoletta Candelma, 22, residente a Vieste; Luigi Cannova, 35, di Cicciano; Mario Cipolletta, 53, di Scisciano; Felice Costa, 30, di Nola; Giuseppe Covone, 29, di Roccarainola; Raffaele De Martino, del 29, di Cicciano; Carmine De Simone, 33, di Tufino; Ciro Di Domenico, 49, di Nola (già detenuto); Antonio Lamberti, 33, di Orta di Atella (Caserta); Raffaele Lieto, 28, di Cimitile; Quartilia Lucatelli, 25, residente a Vieste; Clementina Napolitano, 36, di Comiziano; Giovanni Pino, 31, di Napoli; Vincenzo Porricelli, 26, di Cimitile; Michele Rignanese, 31, residente a Vieste; Ferdinando Ruotolo, 43, di Comiziano.

Le accuse sono associazione a delinquere di stampo camorristico, traffico di sostanze stupefacenti e detenzione di armi. Gli arresti sono stati eseguiti all’alba nell’agro nolano, in provincia di Caserta e di Foggia, dai carabinieri del Nucleo investigativo del Gruppo di Castello di Cisterna (Napoli).

L’indagine ha permesso di delineare l’ambito territoriale e le attività svolte da uno dei clan più importanti dell’area vesuviana, appunto i Di Domenico, capeggiato dai fratelli Marcello e Ciro Di Domenico, detti i “marciulliani”, detenuti in carcere, nonché i rapporti conflittuali tra quest’ultimo clan e l’organizzazione egemone nell’area nolana, capeggiata dai fratelli Salvatore e Pasquale Russo, entrambi latitanti, inseriti nell’elenco dei trenta ricercati più pericolosi d’Italia. Il clan Di Domenico rappresenta la frange armata dei Mocci nell’agro nolano, negli spazi già sottoposti al dominio del clan Russo, ogni qualvolta gli stessi Russo attraversano momenti di indebolimento. Le due organizzazioni da anni si contendono il predominio del territorio, in particolare il clan Russo ha già in passato pianificato la commissione di attentati o atti di intimidazione violenti, per respingere l’affermarsi del clan Di Domenico in un territorio in cui salda è la storica presenza dell’organizzazione dei fratelli Russo. Tra gli arrestati figura anche Vincenzo Porricelli, fratello minore di Giovanni Porricelli, regista delle attività estorsive dei Di Domenico, ucciso dalla “lupara bianca” poiché all’interno del clan vi era il sospetto che lo stesso potesse dissociarsi dall’organizzazione o, addirittura, iniziare un percorso collaborativo con la magistratura.

“Le indagini sono state svolte grazie ad attività tecniche, vista la pressochè totale assenza – precisa una nota della Procura – di denunce da parte delle vittime di estorsioni. Tra le attività di illecita concorrenza accertate vi è quella della imposizione dell’acquisto di mozzarelle e altri prodotti caseari forniti da un caseificio gestito di fatto da uno degli indagati, il quale costringeva, con minacce e facendo leva sulla sua appartenenza al clan, gli operatori commerciali ad acquistare i suoi prodotti”. L’attività commerciale è stata posta sotto sequestro contestualmente all’esecuzione delle misure cautelari, in quanto espressione del metodo e delle finalità mafiose della struttura associativa. “L’attività di indagine – spiega ancora la Procura di Napoli – ha rivelato la capacità del sodalizio di resistere e di assorbire i colpi inferti dalla autorità giudiziaria”.

Le investigazioni rappresentano un ulteriore sviluppo di quelle che già nel maggio 2007 avevano permesso l’esecuzione di numerosi titoli cautelari emessi, tra gli altri, a carico degli appartenenti al clan Di Domenico. Lo scorso 29 novembre erano stati arrestati altri quattro esponenti del gruppo Di Domenico: Luigi Canfora, 41 anni, di Nola, Raffaele Furino, 31 anni, di Nola, attualmente detenuto, Luigi Francesco Vetrano, 55 anni, di Camposano, e Luca Mariniello, 42 anni di Orta di Atella (Caserta).

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