Fi: “Cennami spieghi alla Corte dei Conti gli sprechi”

di Redazione

FiMONDRAGONE. “Incuranti di tutto e di tutti, con deliberazione di giunta comunale n. 150 dello scorso 27 novembre, l’attuale esecutivo cittadino ha aumentato la retribuzione relativa all’incarico di direzione della ripartizione tecnica ed urbanistica prevedendo che l’Ente debba farsi carico di tutti gli oneri riflessi”.

Lo afferma, in una nota,il gruppo consiliare di Forza Italia. “Inoltre, – continuano gli azzurri – cosa ancora più grave, all’interno della narrativa della suddetta deliberazione è stato soltanto dato per letto uno schema di convenzione regolante i rapporti tra la Provincia di Caserta ed il Comune di Mondragone, non approvandolo specificamente forse per mascherare il fatto che la Giunta non è mai, in nessun caso ed in nessun modo, competente in materia di stipula di convenzioni, così come sanciscono non soltanto gli strumenti normativi vigenti al Comune di Mondragone ma la più ampia normativa meglio conosciuta come Testo Unico degli Enti Locali che riconosce l’organo competente nel Consiglio comunale.

E pensare che proprio il Sindaco Cennami, nella seduta consiliare dello scorso lunedì 6 ottobre, nel bocciare senza mezzi termini una specifica mozione proposta dal gruppo consiliare ‘Forza Italia verso il Popolo della Libertà’, come è riportato agli atti del relativo verbale, affermò che “E’ chiaro che se si fosse trattato di una convenzione stipulata con l’Ente Provincia, la competenza sarebbe stata del Consiglio comunale. Noi non abbiamo fatto una convenzione, né un’assunzione, che si poteva configurare con quanto previsto dal decreto Brunetta…Se questi criteri vengono violati si concretizza l’illecito disciplinare non imputabile al Sindaco ed alla Giunta“ facendo intendere che, se fosse accaduto qualcosa, ne avrebbero risposto gli uffici comunali.

Anche il segretario comunale, in quella sede, confermò le buone ragioni della minoranza consiliare, tant’è che fu ampiamente riportato dalla stampa nei giorni seguenti.

Superfluo appare ricordare, inoltre, che il Primo cittadino, a precisa domanda sollevatagli dai banchi dell’opposizione consiliare, tenne a precisare che mai il Comune di Mondragone avrebbe coperto economicamente anche i relativi oneri riflessi!

Siamo veramente esterefatti: se come dice il Sindaco Cennami, la maggioranza non rischia nulla di fronte alla Corte dei Conti ed eventuali colpe potrebbero ricadere sugli uffici, a tutela politica della grande professionalità dell’apparato amministrativo dell’Ente, chiediamo al Sindaco di evitare di continuare afar paventare tale rischio a dei validi professionisti soltanto per perseguire un suo misero risultato politico.

Noi, invece, siamo convinti che, stavolta, l’Amministrazione Cennami sta incorrendo nelle ipotesi previste da gravissime procedure sanzionatorie da parte della Corte dei Conti e, quindi, ci auguriamo che – a brevissimo – faccia marcia indietro o, quantomeno, si chiarisca le idee.

Per concludere, così come previsto dal decreto Brunetta (successivamente convertito in legge) in riferimento a qualsivoglia nuovo rapporto lavorativo contratto dall’Ente, è veramente opportuno che anche tutti gli attuali Consiglieri comunali di maggioranzacomprendano che l’incarico affidato per la direzione della ripartizione tecnica rientra perfettamente fra le svariate tipologie previste dal suddetto decreto, nonchè ricordino chemesi addietro, loro stessi, riconobbero formalmente l’esclusiva competenza del Consiglio comunale in materia di convenzioni…era il caso della rescissione del rapporto di lavoro a scavalco dell’ex Segretario comunale.

Di tutto ciò sicuramente ne sono a conoscenza e lo ricordano bene gli Uffici comunali che, mai, hanno mancato di evidenziare la loro competenza in proposito.

Evidentemente, però, così come opportunamente richiesto dal Sindaco e dalla Giunta, in questi giorni, al Comune si starà provvedendo o si provvederà a breve a firmare una convenzione non soltanto non approvata regolarmente dall’organo competente (il Consiglio comunale) per quanto regolante la corresponsione degli oneri riflessi oltre ai compensi che, a nostro avviso, risultano essere quantificati sempre in maniera veramente non rispettosa della normativa”.

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