Pd, il coordinatore Maietta scrive a Iodice

di Redazione

pdCAPODRISE. “Caro Iodice, Abbiamo piena consapevolezza del ruolo difficile e faticoso che gli organismi provinciali sono chiamati a svolgere nella costruzione di un nuovo partito che ha ereditato dal passato grandi risorse maanche contraddizioni ed anomalie diffuse nel territorio della nostra provincia.

Questo convincimento non ci esime dal manifestarti il nostro stupore per la” nota” critica, a firmadella intera segreteria provinciale, nei confronti del PD di Capodrise che hai ritenuto di rendere pubblica. Avremmo preferito essere chiamati a rendere conto e offrire spiegazioni in ordine al nostro indirizzo politico. E’ una esigenza che reputiamo ancora piu’ necessaria all’indomani del tuo comunicato. Nell’attesa, ci consentirai di fare, molto brevemente, il punto. Tu conosci la linearità e la limpidezza della nostra condotta politica. Il rispetto delle regole che il partito si è dato ha rappresentato e rappresenta per noi la via maestra per governare le differenze e anche le convivenze piu’ difficili. Con coerenza ed ossequio assoluto alle regole abbiamo partecipato al congresso, eletto gli organismi dirigenti, avviato il tesseramento e con orgoglio sentiamo di rappresentare oggi uno dei circoli territoriali piu’ forti dell’intera provincia di Caserta. Come tu sai, non tutti hanno scelto questa strada. Esponenti PD presenti nella amministrazionecomunale, Sindaco compreso, hanno ritenuto di chiamarsi fuori non partecipando all’assemblea congressuale, sottraendosi al dovere di costruzione del partito, non prendendo la tessera. Non hanno accettato di essere probabile minoranza nel partito ritenendo, forse, sufficiente una legittimazione proveniente dagli organismi provinciali. Pur considerando sbagliata e non corretta questa scelta abbiamo lavorato in questi mesi senza chiusure e arroccamenti per non compromettere una prospettiva unitaria. Nonostante tutto, non ci siamo sottratti al dovere di affrontare senza tentennamenti la problematicapiu’ controversa dell’esperienza amministrativa in essere ereditata dal passato. E’ stato per noi un dovere: per evitare confusione nella città e soprattutto sapendo che il giudizio sull’A.C. diretta da esponenti del PDha molto a che fare con l’accreditamento politico e il futuro del partito. Su questo piano, abbiamo posto sul tavolo la necessità di segnali di discontinuità amministrativa,conoscendo il basso tasso di gradimento di questa esperienza amministrativa nella città e soprattutto convinti di rispondere all’esigenza di un progetto credibile di fine consigliatura. Questa posizione, della cui correttezza e linearità siamo convinti, non ha trovato, purtroppo, riscontro. D’altronde tu sei stato testimone diretto di questo confronto tra il Circolo PD di Capodrise e l’amministrazione.
Ne abbiamo tratto le naturali conseguenze scindendo le responsabilità del Partito Democratico da quelle dell’amministrazione comunale. Questo è il percorso che abbiamo fatto. Non crediamo che rispondere, in forma pubblica, ad una domanda di chiarezza proveniente dalla città rappresenti “un attacco ingiustificato al sindaco”.Se la segreteria provinciale del PD ritiene che le esperienze amministrative dirette da esponenti del PD vadano difese e sostenute a “prescindere” da qualsivoglia ragione politica siamo purtroppo a registrare una diversità di opinioni le cui conseguenze non crediamo possano essere la censura, il richiamo a discipline di partito o il “preannuncio di ogni utile azione a difesa e tutela della stabilità amministrativa” E’ materia di confronto politico verso il quale manifestiamo la nostra assoluta e totale disponibilità.”

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