L’onorevole Castiello interroga la Russa

di Redazione

Pina CastielloMADDALONI. L’onorevole Pina Castiello, già consigliere regionale della Campania in quota An, è scesa in campo per difendere i diritti degli ufficiali del Corpo di Amministrazione e Commissariato, …

… che presso la Caserma ha la sua Scuola, i quali, dall’unificazione dei due Corpi hanno visto la loro carriera rallentare rispetto a quella dei loro colleghi appartenenti ad altre specialità e corpi dell’Esercito Italiano. L’onorevole Castiello, segretario della XIV^ Commissione parlamentare (Politiche dell’Unione Europea dal 22 maggio 2008), in data 3 dicembre scorso, ha presentato un’interrogazione al Ministro della Difesa Ignazio La Russa quali iniziative intende intraprendere per sanare quello che la Castiello definisce una violazione dei diritti sanciti dalla Costituzione. Con il decreto legislativo del 30 dicembre 1997, n. 490, venivano unificati il Corpo di commissariato, formato da ufficiali commissari ed ufficiali di sussistenza, con il Corpo di amministrazione. Con tale unificazione veniva, altresì, istituito, anche il ruolo normale del Corpo di commissariato ed amministrazione ed il ruolo speciale. Nell’interrogazione l’onorevole Castiello sottolinea come dall’unificazione dei due Corpi hanno beneficiato gli ufficiali di amministrazione e quelli di sussistenza poiché, provenendo tutti da altre e meno preminenti carriere e reclutati con concorsi di minore difficoltà, si sono ritrovati immotivatamente a godere di vantaggi di ordine giuridico di carriera. “Tale unificazione – si legge nella interrogazione – in totale violazione delle stesse leggi ordinative delle carriere delle Forze armate e dei diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione della Repubblica italiana, ha appiattito verso il basso la figura militare e la carriera professionale degli ufficiali commissari, legittimamente superiore e di maggior prestigio; ulteriore ripercussione è la valutazione unica per l’avanzamento al grado superiore e della graduatoria di merito unificata (sia per il ruolo normale che speciale) a partire dall’anno 2004 in spregio della legge 12 novembre 1955, n. 1137”. Dunque, per il parlamentare di Afragola c’è stata una palese violazione delle leggi, per cui gli ufficiali commissari stanno pagando lo scotto. Il deputato del Popolo delle Libertà conclude l’interrogazione chiedendo al suo compagno di partito di conoscere “…quali iniziative si intendano adottare al fine di ripristinare le doverose distinzioni tra gli appartenenti, in origine, ai due distinti Corpi tanto da conferir loro, nella logica delle carriere sino ad oggi maturate, le legittime e diversificate prerogative e la doverosa certezza di idonee e non più penalizzanti progressioni nei più alti ruoli giuridici ed economici”.

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