Genova, clochard muore per il freddo polare

di Angela Oliva

 GENOVA. E’ morto assiderato per il freddo polare che nella notte genovese ha sfiorato lo zero.

Il corpo del 45enne immigrato, originario del Nepal, è stato ritrovato questa mattina da altri clochard che insieme ad una volontaria della chiesa di San Barnaba. Il cadavere era dietro un grande pilastro in una posizione più elevata rispetto ai portici del Teatro Carlo Felice, nel pieno centro di Genova. Un amico del clochard morto ha denunciato: “Alla vigilia di Natale sono venuti i netturbini dell’Amiu a buttarci via le coperte che ci aveva dato la Caritas”. “Ci corichiamo dietro la colonna uno addosso all’altro per ripararci dal freddo – ha aggiunto, invece, Felipe – i carabinieri chiamati da quelli del Carlo Felice ci hanno preso le coperte per farci andare via”. Babu, così era chiamato dai compagni, fino a qualche mese fa lavorava presso la parrocchia di Nervi come cuoco ma, come racconta un amico, e dopo che il prete glia aveva fatto promettere di non bere più, era stato cacciato poiché non aveva resistito alla tentazione della bottiglia.

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