8 dicembre 1970, fallisce il colpo di stato di Valerio Borghese

di Redazione

 Accadde Oggi. La notte di “Tora-Tora”, il nome in codice con il quale viene conosciuto il tentativo di colpo di stato che viene effettuato nella notte tra il 7 e l’8 dicembre del 1970, …

… prende le sue forme concrete dopo che Bill Clinton nel 1999 e successivamente nel 2000 decide di desecretare i documenti della Cia fino ad allora “off-limits”. Il “golpe” italiano è organizzato da Junio Valerio Borghese, quello che tutti conoscono come il “principe nero”, uomo più volte coinvolto in fatti “americani”.

Il “colpetto” diventerà poi famoso forse più per il film di Ugo Tognazzi “Vogliamo i colonnelli” che per altro, ma il rischio che l’Italia si trovasse sotto il regime militare fu serio. Proprio gli americani, prima fortemente convinti del colpo di stato, si irrigidirono, allorquando chiesero che a capo della giunta militare fosse messo Giulio Andreotti. Una scelta avvalorata poi da tutta una serie di atti che lo stesso Andreotti portò successivamente a termine, quali la cancellazione, da ministro della difesa nel 1974, dai dossier informativi redatti dal Sid dei nominativi degli ufficiali coinvolti nel piano, tra cui quelli di Giovanni Torrisi, poi nominato capo di Stato Maggiore della Difesa e quello di Licio Gelli, che avrebbe dovuto rapire il Presidente della Repubblica, Giuseppe Saragat.

Borghese era stato comandante della Decima Mas, quindi reclutato dagli americani per Portella della Ginestra per la strage dei contadini siciliani. Con il suo Fronte Nazionale fu poi autore della rivolta di Reggio Calabria e forse tra gli ispiratori del deragliamento della “Freccia del Sud”. Una delle sedi del golpe era la palestra di via Eleniana a Roma, qui si raggrupparono più di un centinaia di militari e di uomini di destra. Fronte Nazionale si impegnò ad occupare il Viminale, cosa che regolarmente fece e colonne di migliaia di persone tra militari e civili erano partite dal Lazio, Liguria, Umbria e Veneto, improvvisamente arrivò lo stop all’operazione. Inutile dire che però la verità ancora è tutta da scoprire, anche perché comunque Alleanza Nazionale con il silenzio dei Carabinieri riuscì ad impossessarsi nel Viminale di ben 200 mitra e chiarissima fu la partecipazione del Corpo Forestale alle azioni di “invasione”.

La legge comunque assolse la stragrande maggioranza dei partecipanti , in primo grado, la Corte di Appello assolse tutti, per la Cassazione il fatto non è mai avvenuto. Di certo Borghese partì nottetempo per un “viaggio” in Spagna nel marzo del 1971, dove morirà nel 1974 in modo non chiaro, forse avvelenato.

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