12 dicembre 1969, la strage di Piazza Fontana

di Redazione

strage di Piazza FontanaAccadde Oggi. Sono le 16.37 del 12 dicembre del 1969, quando alla Banca Nazionale dell’Agricoltura, in Piazza Fontana a Milano, esplode una bomba, muoiono 17 persone e ben altre 88 restano ferite, alcune anche in modo grave.

Sono, ancora una volta, gli anni di piombo. La bomba di Piazza Fontana non è comunque la sola di quella giornata, una seconda bomba viene ritrovata alla Banca Commerciale Italiana sempre a Milano, inesplosa. A Roma alle 16.55, dopo pochi minuti esplode una bomba nel sottopassaggio tra via Veneto e via San Basilio vicino alla Banca Nazionale del Lavoro, stavolta i feriti sono 13. Alle 17.20 e alle 17.30 sempre nella capitale esplodono altri due ordigni, il primo davanti all’Altare della Patria, il secondo a Piazza Venezia, altri quattro feriti si sommano ad una giornata di vera e propria battaglia eversiva. In poco meno di un’ora lo Stato viene ferito per ben cinque volte. Potrebbe sembrare superfluo ricordare come degli autori della strage non si riuscì mai a trovarne uno solo. Il primo ad essere arrestato nello stesso giorno dell’esplosione è Giorgio Pinelli, anarchico milanese che dopo tre giorni di Questura cade dal quarto piano degli uffici e muore. Il 16 dicembre viene arrestato Pietro Valpreda, ma anche stavolta nulla di concreto. Sette processi serviranno solo ad assolvere i vari accusati, mentre taluni esponenti dei Servizi Segreti (individuati poi da Aldo Moro durante le sue deposizioni dalla prigione alle Brigate Rosse, come i veri colpevoli della strage) saranno condannati per vari depistagli Nel 2009 si festeggeranno i 40 anni di uno dei tanti “segreti” italiani.

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