Natale di sangue sulla Striscia di Gaza: oltre 150 morti

di Antonio Taglialatela

bombe su GazaGAZA. Un Natale di sangue e terrore sulla Striscia di Gaza. Le forze armate israeliane hanno sferrato una serie di attacchi aerei colpendo il porto e i posti di polizia.

Gravissimo il bilancio delle vittime: si parla di oltre 150 morti e centinaia di feriti tra i palestinesi, tra cui alcuni bambini colpiti mentre si trovavano all’interno di scuole e nei dintorni. Tra le vittime anche il capo della polizia, Tawfiq Jabber, e il Capo della Sicurezza, Ismail al Jaabary.

Israele ha riferito di aver lanciato i raid per “fermare gli attacchi terroristici” sul proprio territorio contro edifici civili e di essere preparata ad “andare avanti” e ad “allargare le operazioni”. Da giorni le autorità israeliane avevano annunciato l’intenzione di colpire Hamas dopo i ripetuti lanci di razzi da parte del movimento palestinese, che ora grida “vendetta”.

Come risposta, Hamas ha iniziato a sparare alcuni razzi dal territorio palestinese contro il sud dello stato ebraico, provocando la morte di una donna nella cittadina di Netivot. Fawzi Barhoum, esponente del movimento estremista islamico “Brigate Ezzedine al Qassam” ha detto: “Ora le Brigate hanno le mani libere per rispondere con tutti mezzi di cui possiede, inclusi i missili a lunga gettata e le azioni di martirio. Abbiamo la forza per controbilanciare questo terrorismo”. Un appello simile è stato lanciato dalla Jihad islamica: “Tutti i combattenti hanno ricevuto l’ordine di rispondere al massacro perpetrato da Israele”.

Dalla Cisgiordania, l’Anp (Autorità nazionale palestinese) ha chiesto ad Israele di “interrompere immediatamente e senza condizioni l’aggressione contro la Striscia di Gaza”.

A condannare l’azione israeliana anche l’Egitto e l’Iran, quest’ultimo che invierà, nonostante il blocco navale israeliano, una nave di aiuti destinati alla Striscia. Appelli al cessate il fuoco, nei confronti di Israele e Palestina, arrivano dall’Alto rappresentante Ue per la politica estera Javier Solana, dalla Russia e dalla Francia in qualità di presidente di turno dell’Unione europea.

La Lega Araba ha convocato una riunione d’emergenza ed ha addossato al Consiglio di Sicurezza dell’Onu “la responsabilità del massacro di Gaza contro il popolo palestinese” e gli ha chiesto di “adottare misure immediate per la cessazione di questo scatenamento della violenza israeliana e di creare meccanismi per la protezione del popolo palestinese dai crimini e dal terrorismo israeliani”.

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