Udc: “A Cesa la meritocrazia non è di casa”

di Redazione

Municipio di CesaCESA. “Onorevole Brunetta, a Cesa la meritocrazia non è di casa”. Durissimo l’attacco dell’Udc di Cesa alla classe politica locale, attraverso un manifesto, dal titolo ironico “Cip Cip- Ciop Ciop” e sottotitolo “l’allegra famiglia canterina”, apparso in questi giorni per le strade del paese.

Un manifesto che, senza fare nomi, denuncia un nepotismo messo in atto nei corsi di servizio civile istituiti presso la provincia e attuati negli anni passati. “Le notizie che ci arrivano ci fanno capire che effettivamente il profilo dei nostri politici è veramente molto basso” si legge nel documento. Nel mirino dell’Udc i corsi di servizio civile presso la provincia di Caserta istituiti negli anni passati.

“Anni addietro – recita il manifesto – accreditando il comune di Cesa presso la provincia di Caserta si fecero istituire dei corsi per il servizio civile. Potrebbe sembrare una cosa positiva per la comunità di Cesa, ma la stranezza o pure coincidenza che su cinque posti disponibili vengono scelti cinque nipoti (figli di fratelli, figli di cognati e figli di parenti acquisiti). Quest’anno si ripete la stessa cosa su cinque posti disponibilidue sono nipoti”. “Questi nipoti – continua il manifesto – oltre a ricevere circa 500 euro mensili, riceveranno un punteggio (12 punti) per poterli poi utilizzare per futuri concorsi”.

Una denuncia a tutto campo che coinvolge dunque amministrazione passata e presente e che non risparmia neanche l’opposizione: “A noi dell’Udc appare strano il fatto che l’allora capogruppo ed il nuovo proprietario di Forza Italia (Pino Sarpo? n.d.a) hanno tenuto nascosto questo fatto, forse anche loro per pura coincidenza hanno dei parenti impegnati in questo progetto?”.

Nessun nome, dunque, ma una denuncia a 360 gradi: “Una volta – continua il manifesto – queste problematiche venivano discusse nei partiti di appartenenza, ciò non è successo, come si può sperare che i figli di cittadini non protetti vengono coinvolti?”. “Noi dell’Udc – concludel’Udc – vogliamo sperare che la filosofia spicciola dell’in fondo in fondo è un bravo ragazzo smetta di coesistere con la coscienza di ogni cittadino di Cesa”.

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