Questione morale, Stellato: Il problema è tra politica e procura

di Redazione

Giuseppe Stellato CASERTA. Gli ultimi eventi di cronaca pongono in evidente risalto l’annosa questione del rapporto tra politica e questione morale da una parte e politica e giustizia dall’altra.

Proprio questa mattina il segretario del Pd Walter Veltroni ha posto l’accento sull’allarme morale all’interno del Pd. I fatti di Napoli prima e di Pescara poi hanno visto una recrudescenza dell’aspetto “mani pulite” all’interno della coalizione centro meridionale. Eppure non tutti i rappresentanti politici del Paese e non tutti i nostri rappresentanti politici sul territorio regionale e provinciale vedono le due cose, per forza abbinate.

“Questione morale e politica, beh, i due fenomeni sono stati da più parti sempre letti in maniera appaiata – commenta il consigliere regionale del Pd Giuseppe Stellatocome se l’esistenza di un procedimento penale a carico di esponenti politici fosse la necessaria ed ineludibile riprova dell’esistenza di un problema morale dilagante. Posto in tali termini il problema però, se ne perde di vista la sua essenza: per un verso si ferisce la politica e, per l’altro, si attribuisce un ruolo legittimatorio all’autorità giudiziaria che non sembra però possa reggere alle modifiche di una società complessa come quella attuale, da più parti già definita post-democratica.

Insomma, per dirla tutta, il nodo sostanziale non è tra politica e giustizia in generale, ma tra politica e procura, un rapporto che non rappresenta l’intero arco del fenomeno giudiziario bensì la sola parte iniziale. L’altro nodo invece è quello del rapporto tra politica e moralità: la politica deve riappropriarsi delle regole che individuano la correttezza del proprio agire, se tali regole dovessero esserci imposte, o anche soltanto suggerite dall’esterno, ciò significa che la politica non è più in grado di esprimere né contenuti né tantomeno valori.

I fatti di Napoli, a mio parere, non dimostrano niente, non ritengo opportuno entrare nel vivo merito specifico di singole questioni, ma non poche indagini, avviate e sviluppatesi in maniera eclatante si sono poi concluse con decisioni che escludevano la penale responsabilità degli imputati. Non importa quanti e quali siano stati i processi che abbiano avuto tali esiti, ma il dato va letto per comprendere quanto sia fallace l’identificazione di una questione morale con quella di una presunta rilevanza giudiziaria delle condotte. E’ allora il caso che il Partito Democratico sia a livello nazionale che, via via scendendo, nei diversi livelli territoriali, assuma una posizione autonoma e comunque tale da rivendicare il primato della politica.

Soprattutto qui da noi, nella nostra regione, nella nostra provincia, il partito deve avere la forza di operare a monte scelte che consentono, nella successiva azione di governo, di evitare fenomeni del genere, ma ciò indipendentemente dalla commissione di illeciti, il cui accertamento, quello sì, va rimesso all’autorità giudiziaria. Le regole interne derivanti dall’appartenenza devono ritornare al centro del dibattito e delle formazione politica.

Sono convinto che il Pd casertano non risentirà di questa bufera, poiché sono i singoli rappresentanti ed il loro impegno, aldilà delle questioni interne, a manifestare in prima persona operazioni di trasparenza e di lavoro costante a beneficio delle comunità. La questione morale, invero, resta una questione del tutto individuale”.

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