Mostra di impressionisti alla Reggia

di Redazione

 CASERTA. Venerdì 19 dicembre, ore 11.30, al Palazzo Reale di Caserta, Sala Conferenze Ente Provinciale per il Turismo, vernissage della mostra: “Dal Paesaggio all’Impressione. Impressionisti e Postimpressionisti. La Donna, il Paesaggio e l’Impressione. Dipinti dei Musei Civici di Pavia tra Ottocento e Novecento”.

L’esperienza artistica italiana della Seconda metà dell’Ottocento è stata oggetto in questi anni di una doverosa rilettura critica che ha portato a recuperarne il significato, facendo emergere situazioni e personalità di grande fascino pur nella specificità delle diverse scuole regionali. La mostra ospitata negli scenografici ambienti del Palazzo Reale di Caserta, dal 20 dicembre 2008 al 29 marzo 2009, s’inserisce in questo contesto, contribuendo a svelare la dimensione pienamente “europea” della nostra produzione artistica: una ricca rassegna degli sviluppi della cultura figurativa italiana tra il XIX e il XX secolo – più di ottanta opere – che diviene ancor più interessante ricordando l’importante produzione ottocentesca maturata all’ombra del Vesuvio e l’originale esperienza della cosiddetta Scuola di Posillipo, con cui idealmente si “impone” un confronto.

La mostra, curata da Susanna Zatti e Giovanna Petrenga con il coordinamento di Ferdinando Creta e promossa dalla Regione Campania, Assessorato al Turismo e ai Beni Culturali – con la partecipazione della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici, Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Caserta e Benevento, Provincia di Caserta ed Ente Provinciale del Turismo di Caserta, Comuni di Caserta e di Pavia, Confindustria e Camera di Commercio di Caserta – proponendo alcuni tra i più significativi dipinti delle collezioni dei Musei Civici di Pavia, consente dunque da un lato di tracciare un percorso della pittura lombarda del tempo – e nello specifico di una scuola dalla forte identità come quella pavese – dall’altro, grazie agli indiscussi capolavori e alla variegata composizione della collezione Morone, ripercorre il clima culturale e la cifra poetica sviluppatasi in Italia in quegli anni, rivelandone l’assoluta qualità e seguendo il trapasso dal paesaggio all’impressione.

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