XXXII edizione del Presepe Vivente a Carinaro

di Redazione

 CARINARO. Sabato 3 gennaio, alle ore 19, nel sagrato della Chiesa Parrocchiale e in via Trieste a Carinaro, si svolgerà la XXXII edizione della Sacra rappresentazione del Presepe Vivente.

Anche quest’anno tutta la manifestazione, organizzata, come sempre, dalla Congrega di Sant’Eufemia e dalla Parrocchia, col patrocinio del Comune di Carinaro, gli attori sono tutti gli alunni della locale scuola media “Petrarca”, il cui dirigente, professor Andrea Izzo, subito ha dato la sua disponibilità affidando l’intera responsabilità alla professoressa Nicoletta Schiavone.

“Gli alunni della scuola – afferma Giuseppe Barbato, presidente della Congrega – si sono mostrati subito entusiasti e già nelle prove hanno dimostrato tutta lo loro bravura. Molto interessante sono state anche varie fasi che hanno preceduto il tutto, infatti sotto l’abile preparazione della professoressa Schiavone tra ripetizioni e parti del copione imparate a memoria i nostri ragazzi benché vivaci si sono impegnati seriamente per dare il massimo di loro stessi per l’ottima riuscita della rappresentazione. Infatti, non mancheranno il bue e l’asinello nella capanna, le pecore e altri animali nel recinto con i pastori faranno da cornice al sagrato della chiesa parrocchiale si snoderanno per tutta via Trieste le varie scene: dal giardino dell’Eden con Adamo ed Eva, dall’annuncio dell’angelo alla Madonna e a San Giuseppe, allo sposalizio di Maria e Giuseppe,dall’ annuncio ai pastori con la scena di re Erode e la discesa dei Re Magi guidati dalla stella cometa, saranno le scene più suggestive dell’intera manifestazione”.

La scenografia di Enzo Compagnone, l’allestimento di Angelo Mauriello, Raffaele Di Santo, Franco Arzano, Luciano Giuliano, Nicola Mattiello, Salvatore Piro, Mimì De Rosa, Paolo Compagnone e di tanti altri componenti della Congrega. Gli animali curati da Nino Di Ronza. La narrazione affidata a Giuseppe Barbato e a Vanna Pennini, l’amplificazione e luci della ditta Griffo, il tutto sotto l’abile regia del parroco Don Antonio Belardo.

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