Immigrati, concluso il progetto della Pro Loco

di Redazione

 CARINARO. Termina il 12 dicembre il progetto “Vivere il Mondo” promosso dalla Pro Loco “Sant’Eufemia” di Carinaro. Si è trattato di un corso di italiano per immigrati residenti nel Comune di Carinaro.

Il progetto rientra nelle linee di indirizzo per le politiche migratorie in Campania, anno 2004. E’ finanziato dalla Regione Campania tramite la Cooperativa “Solesud” Onlus di Casal di Principe con una partecipazione finanziaria del Comune di Carinaro, il quale tramite un avviso pubblico effettuato lo scorso maggio ha affidato a quattro associazioni carinarese lo sviluppo di quest’azione. Il progetto della Pro Loco di Carinaro ha avuto come obiettivo principale le seguenti attività: erogazione di un corso di lingua italiana agli immigrati presenti nel comprensorio comunale; la formazione di un mediatore culturale come figura di intermediazione interculturale tra gli immigrati e le istituzioni di Carinaro. Il corso ha avuto la frequenza di circa 30 persone. Le lezioni si sono svolte presso la sede della Pro Loco ubicata nella struttura oratoriale della Parrocchia S. Eufemia di Carinaro. Iniziate lo scorso 17 novembre e termineranno il 12 dicembre prossimo. Le materie oggetto del corso sono state: l’ italiano che è stato curato dalla professoressa Narcisa Campofreda dell’ Itc “A. Gallo” di Aversa; il diritto lo ha insegnato l’avvocato Giuseppina Sardo e termineranno con una video proiezione sull’integrazione sociale a cura del dottor Giuseppe Barbato, fondatore della Pro Loco ed ex assessore alle Politiche Sociali del Comune di Carinaro. Al termine vi sarà la cerimonia di consegna con un attestato di partecipazione.

“Siamo soddisfatti della partecipazione avuta. – dichiara Raffaele Compagnone, presidente della Pro Loco di Carinaro – Siamo certi che l’iniziativa ha riscosso molto interesse negli extracomunitari che hanno partecipato con entusiasmo e addirittura si sono resi disponibile eventualmente a proseguire il progetto. È un messaggio che lanciamo a chi di dovere. Siamo comunque pronti a dare del nostro meglio, conclude Compagnone, per dare un efficace contributo a persone che vivono lontane dai loro luoghi di origini e per farle sentire integrate sempre più nella nostra realtà carinarese”.

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