Castellammare, Vigilante: “Lo Stato c’è”

di Redazione

da sin. Vigilante e SicignanoCASTELLAMMARE DI STABIA. “Oramai tutti hanno fatto l’abitudine a convivere con la camorra, figuratevi sei io debba avere qualche problema a vivere con i carabinieri della scorta”.

Così l’imprenditore-coraggio Sergio Vigilante, in visita nella città di Castellammare di Stabia per partecipare al brindisi per la legalità promosso da Antonio Sicignano, ha risposto ad un curioso che gli chiedeva come fosse possibile vivere  quotidianamente con la scorta. “Per me è solo un piacere essere accompagnato dai militari dell’Arma, – ha aggiunto l’ex commerciante di abbigliamento che, dopo aver denunciato nel 2001 i propri estorsori, ha fondato, nella città di Portici, una associazione antiracket, con il compito di coadiuvare i commercianti che intendessero denunciare i propri aguzzini – il mio dolore è vedere i nostri territori vittime del racket e dell’usura. Per questo ho fondato, nella mia città, una associazione che, garantendo l’anonimato a chiunque chiede il nostro intervento, aiuta i singoli cittadini e le forze dell’ordine ad eliminare questa brutta piaga del nostro territorio. Per il momento i risultati sono impressionanti e, di recente, abbiamo fatto arrestare cinque malviventi. Oggi se un commerciante vuole uscirne ha la possibilità per farlo, bisogna solo estendere il messaggio a tutti perché lo Stato c’è”.

Emozionato dall’incontro il promotore dell’evento Sicignano, vicepresidente regionale dei Circoli della Libertà in Campania, che ha poi accompagnato l’imprenditore coraggio in un excursus tra le strade del centro. In tale occasione, numerosi sono stati i  commercianti stabiesi che hanno voluto complimentarsi di persona con Sergio Vigilante, oltre che invogliarlo ad andare avanti nella sua opera di denuncia e sensibilizzazione. “Chi vive nella nostra terra – spiega Sicignano – ha solo due possibilità: o agire al fine di produrre un sensibile cambiamento dello status attuale o fare le valigie ed emigrare fuori terra. Io, per il bene esclusivo delle giovani generazioni che verranno, sto cercando di insistere fortemente per il cambiamento. Finora i risultati sono incoraggianti ed anche la venuta di Sergio Vigilante a Castellammare testimonia che l’intera provincia di Napoli ce la può fare. Anche sul tema della illegalità è inaccettabile assistere ad una dittatura dolce di ipocrisia dove tutti sanno e nessuno parla”.

Presente all’incontro anche Enzo Guadagno, presidente dell’associazione “Città Viva”, che ha voluto sottolineare la scarsa conoscenza che regna fra i giovani sul tema della camorra ed illegalità.

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