Una banda senza festa. Corsa ai botteghini del lotto

di Redazione

 CAIAZZO. Musicisti costretti a suonare vagando lungo il centro quasi deserto, sotto il maltempo, trattenendo con una mano il berretto “d’ordinanza”e con l’altra lo strumento.

Scene da film muto d’inizio novecento, domenica in via Caiatino e piazza Portavetere, dove un paio di volte una banda musicale composta da una dozzina di esecutori si è cimentata, in modo eroico quanto rocambolesco, a causa del tempaccio imperversante e in particolare del forte vento che costringeva gli esecutori a mantenere il berretto “d’ordinanza” con la sinistra e lo strumento con l’altra, destreggiandosi per suonare una marcetta improntata ad un’allegria purtroppo fuori luogo. Ma il paradosso, rilevato perfino dal presidente della Pro Loco, consisteva nel fatto che c’era la banda ma…non c’era la festa. Ovvero, c’era (almeno sulla carta) una manifestazione promozionale dell’olio, per cui l’ideale non era l’esecuzione di una banda musicale, men che meno sotto le intemperie e in una strada quasi deserta. Ingredienti ideali per ispirare la corsa ai botteghini del lotto da parte di quanti non si lasciano scappare occasione per cercare di trasformare le altrui disavventure in occasione per tentare la sorte.

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