AVERSA. Con la manifestazione, ancora in corso, MusicArte, ideata da Giuseppe Lettieri per lassociazione musicale Diaphonia nellambito dellAversa Music Festival, promossa dai Lions Club Aversa Città Normanna …
… e patrocinata dalla Regione Campania, dalla Provincia di Caserta, dalla Città di Aversa, e dalla Diocesi, si è riusciti a salvare un documento importantissimo per la storia della città. Infatti proprio durante il concerto di apertura tenutosi alcuni giorni fa presso la chiesa della SS. Trinità, è stato consegnato nelle mani del direttore dellArchivio di Stato di Napoli, Maria Rosaria De Devitiis, latto battesimale di Domenico Cimarosa, che era in custodia presso la stessa chiesa.
Lunico documento, scritto a mano, che attesta i natali aversani del più importante musicista italiano del Settecento si trova allinterno di un libro recante tutti i nati del 1749 presso
Quando il parroco don Michele Salato – ha dichiarato il presidente dei Lions aversani, Rosario Caciolli – ci mostrò il documento, subito ci siamo attivati per il suo recupero. E così proprio durante la serata inaugurale di MusicArte, abbiamo consegnato il libro al direttore De Devitiis, che tra qualche mese ce lo restituirà restaurato. A quel punto come Lions Club Aversa Città Normanna, doneremo alla chiesa una teca di cristallo in modo che questo storico atto possa essere visibile a tutti senza il rischio di andar perduto per sempre. Lo stesso direttore dellArchivio di Stato ha espresso meraviglia e stupore nel ricevere il documento. Siamo di fronte ad una testimonianza storica rilevantissima – ha detto
Anche il parroco don Michele Salato a gioito delliniziativa. Erano anni che speravo in un simile avvenimento – da detto il presule – ma purtroppo, pur rivolgendomi a molte istituzioni, non avevo mai ricevuto risposta. Sta sera, grazie ai Lions, alla Diaphonia e MusicArte, avviene una specie di miracolo.
Giuseppe Lettieri, già ideatore di Aversa Città dArte e organizzatore di MusicArte, conclude dicendo: Ci troviamo davanti ad una operazione culturale di grande importanza. Questo documento infatti fu ritrovato intorno alla metà degli anni quaranta dellOttocento, dallo storico locale Gaetano Parente, e servì a fugare definitivamente i dubbi sui natali aversani dellillustre compositore, che invece veniva sino a quei tempi, indicato come nativo di Napoli. Il recupero e la futura esposizione erano dovuti, per una comunità spesso dimentica del proprio illustre passato.