Parla “aversano” il nuovo direttore del Conservatorio di Napoli

di Redazione

Patrizio MarroneAVERSA. Il maestro Patrizio Marrone, napoletano, classe 1961, è da novembre scorso il nuovo direttore del Conservatorio “San Pietro a Majella” di Napoli.

Ma non tutti sanno, però, che il neodirettore è anche il quintogenito dell’indimenticabile, geniale ed aversanissimo (poi trapiantato a Napoli) Romualdo Marrone, scrittore, giornalista, critico letterario ed elzevirista de “Il Mattino”, autore di programmi radiotelevisivi, valente musicista, animatore nel dopoguerra delle prime “jazz band” di Aversa (quelle che si esibivano in alcuni locali tra piazza Municipio e Via Roma) nonché grande ed inseparabile amico dei compianti Maestro Antonio Balsamo, gloria normanna della musica nazionale ed europea, e Giovanni Motti, decano dei giornalisti aversani.
Radici aversano-paterne di cui il neodirettore del “San Pietro a Majella” ha sempre menato vanto. Fu lui infatti a ritirare due anni fa, presso il Cineteatro Metropolitan della città normanna, il “Premio Aversa nel Mondo”, conferito alla memoria di suo padre dall’assessorato comunale alla Cultura.

E di questo suo attaccamento ad Aversa è testimone anche Erika Balsamo, figlia del compianto musicista amico del papà (nonché presidentessa dell’Associazione Musicisti Aversani a lui dedicata), che ha telefonato al direttore Marrone per estendergli le felicitazioni per il prestigioso incarico ed invitarlo contestualmente alla manifestazione in onore dello stesso maestro Balsamo che si terrà domenic a 28 dicembre presso l’Auditorium dell’ex Macello di Aversa. Un invito alla collaborazione che Marrone ha accolto entusiasticamente proprio in virtù dei vincoli che lo legano alla nostra terra.

Diplomato in Pianoforte con Massimo Bertucci e in Composizione con Bruno Mazzotta, il Maestro Patrizio Marrone è stato ammesso nel 1988 alla Hochschule fur Musik di Karlsruhe (Germania) per un “Kontactstudium” con Wolfgang Rihm, frequentando, poi, i “Corsi speciali di Composizione” con Giacomo Manzoni presso la Scuola Musicale di Fiesole e alcuni seminari tenuti da Franco Donatoni e da William Bolcom.

La sua carriera di compositore lo ha portato nei principali teatri italiani, Milano, Roma, Venezia, Firenze , Bologna, Bergamo, Livorno, Forlì, Verona ,ed a collaborare con importanti manifestazioni quali le Settimane di Musica d’Insieme dell’Associazione Alessandro Scarlatti,il Festival 900 Europeo, l’Estate Musicale Sorrentina.

All’estero è stato ospite del Conservatory of Cincinnati negli USA, al Teatro dell’Opera di Rouen e al Festival di Belfort in Francia. Ha anche partecipato, in più occasioni, a programmi radiofonici della Rai.

Nella sua vasta produzione figurano numerose composizioni cameristiche come Recitativo e Contrappunto, Conversazioni con le cose senza nome, Kammerkonzert, Adagio per archi, Quartetto per archi, La marriee mise a nu, Tre studi per Kammermusik, Sestetto, Divertimento, Adagio e Allegro, Polittico, Studi per pianoforte, i balletti quali La Bella e la Bestia, Le Troiane, Magnificat, Adagio a tre voci, nonché una commedia musicale per bambini, Il Respiro del Bosco.

Il suo interesse per i capolavori letterari lo ha spinto alla creazione di originali forme di teatro musicale cameristico quali Cantata per Cirano e Memorie di una Maschera, mentre nella sua produzione un aspetto molto importante assumono le musiche di scena, La Tempesta, Sogno di una notte di mezza estate, Il Candelaio, Romeo e Giulietta, Commedia degli equivoci, Amleto, tanto per citarne solo qualcuna. Ha composto inoltre l’opera musical Masaniello. Le sue composizioni sono state eseguite da artisti di chiara fama quali Mario Brunello, Alain Meunier, Massimo Quarta, Mario Ancillotti, Guido Corti, Gabriele Pieranunzi.

Il maestro Marrone, docente di Composizione al Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli (dove, dal Marzo 2000, ha ricoperto anche il ruolo di vicedirettore) e già annoverato tra i più valenti compositori in circolazione, dirigerà dunque un’ istituzione musicale che vanta più di duecento anni di storia ed una tradizione che va dalle direzioni di Donizetti, Mercadante e Cilea, alla produzione di “diplomati” del calibro di Aldo Ciccolini, Salvatore Accardo, Roberto De Simone e Riccardo Muti.
E che il neodirettore voglia far sul serio lo dimostrano i suoi primi decisi interventi sulla stampa nazionale.

Al grande pianista Ciccolini, da anni emigrato a Parigi, che aveva affermato: «Napoli ha una tradizione musicale meravigliosa, che però ha tradito…», il Maestro Marrone ha prontamente replicato:: «Voglio rimettere il San Pietro a Majella al centro del mondo. La mia speranza è affidata all’ azione e spero di non essere lasciato solo in questa impresa…».

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