L’AssoArmaAeronautica alla conclusione del Giubileo Lauretano

di Redazione

 AVERSA. Mercoledì 10 dicembre, nella Chiesa Cattedrale di Aversa, con una solenne celebrazione presieduta dall’Arcivescovo di Aversa Mario Milano, si è concluso il Giubileo Lauretano 2008, un tempo di speciale grazia che va dal 21 novembre al 10 dicembre.

Al Sacro Rito hanno partecipato fedeli provenienti da tutte le parrocchie della Diocesi, giunti in pellegrinaggio al Duomo ove, come è noto,all’interno di esso si conserva una riproduzione della Santa Casa di Loreto. Alla cerimonia era presente anche l’Associazione Arma Aeronautica – Sezione di Aversa – con il suo presidente – generale Francesco De Felice, i vicepresidenti, il Consiglio direttivo e numerosi soci con le loro famiglie. Nell’omelia il Vescovo ha salutato con favore il Sodalizio Aeronautico cittadino, compiacendosi per la sua presenza che testimonia il devoto affetto che lega l’Arma dell’Aeronautica italiana alla Vergine di Loreto, nella quale essa riconosce la sua speciale Patrona. La richiesta di proclamare la Madonna di Loreto Patrona degli aeronauti venne favorevolmente accolta da Papa Benedetto XV che emise il relativo Decreto il 24 marzo 1920, vigilia dell’Annunciazione del Signore. Al termine della Santa Messa il maresciallo Mario Maiorca (nella foto durante l’intervento in chiesa) ha letto la preghiera dell’Aviatore.

 Cenni storici sulla Santa Casa di Loreto di Aversa.

La Casa di Nazaret era la casa di Maria Vergine, dove essa nacque, dove ricevette l’annunzio dell’Arcangelo Gabriele, dove l’ineffabile mistero fu compiuto della incarnazione del Verbo, e dove sposa e madre coabitò con Gesù. Nel 307 d.C. essa fu visitata dall’imperatrice Elena, madre di Costantino, ove trovò eretto un altare sul quale la pia tradizione voleva che avesse celebrato San Pietro e gli Apostoli. Piena di ammirazione l’imperatrice dispose che intorno ad essa vi si fabbricasse una Basilica. Caduti i luoghi Santi della Palestina in mani musulmane, per sottrarre ad ogni possibile profanazione la Santa Casa, è universale credenza che avvenne il grande prodigio del suo trasferimento da Nazaret di Galilea a Tarsatto, in Dalmazia il 10 maggio 1291, poi nella selva di Recanati ed infine a Loreto nel 1294. Da allora la Santa Casa fu visitata continuamente da papi, sovrani, vescovi e fedeli e crebbe la sua fama in tutto il mondo. Nel 1630 il vescovo di Aversa Carlo I. Carafa (1616-1644), sotto il papato di Paolo IV,visitò il Sacro luogo e subito gli cadde il pensiero di costruirne una somigliante nella sua cattedrale. Appena in Aversa si accinse ad attuare il suo progetto affidando l’opera all’ingegnere aversano Giuseppe di Maio. Terminato il Tempio la Vergine di Loreto fu dichiarata patrona della città con Bolla del 19 settembre 1637.

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