“Ragazzi nella terra di nessuno”, Gianni Solino a S.Arpino

di Redazione

SANT”ARPINO. “Ma perché la camorra non ha mai avuto l’attenzione necessaria da parte dello Stato, della politica, della cultura, della stampa?”.

E’ questa la domanda che accompagna ogni singola riga del libro scritto da Gianni Solino “Ragazzi della Terra di Nessuno” edito da La Meridiana. Un libro che riesce a descrivere come e quanto la camorra possa uccidere sogni e progetti di un intero popolo. Un excursus storico tra storie poco note, di cittadini qualunque ed in luoghi diversi, è questo quel che Solino ha il merito di aver scritto raccogliendone con estrema delicatezza dolori e paure. L’obiettivo non è fare solo letteratura ma vera e propria educazione alla legalità lasciando parlare chi di camorra è morto, chi per colpa della camorra ha dovuto chiudere l’attività o chi ancora per vergogna ha deciso di cambiare il proprio destino. L’analisi lontana dalle carte processuali ma vicinissima alla gente normale delinea così come afferma nella sua prefazione don Luigi Ciotti, presidente dell’associazione Libera “l’immagine di una camorra che somiglia ad un vampiro, una creatura orrenda che si rafforza dissanguando le sue vittime, sottraendo loro ogni energia vitale, sino ad ucciderle”.

Di “Ragazzi della Terra di Nessuno”, l’autore ne parlerà domenica 23 novembre, alle ore 10.30, nella sala convegni del Palazzo Ducale di Sant”Arpino, dove si terrà la presentazione del libro, organizzata dall”Arci Laboratorio Culturale in collaborazione con l”associazione Meddiss onlus.

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