I sei autosospesi dal Pd replicano a documento Ufficio politico

di Redazione

PdSANT’ARPINO. “I sottoscritti con il presente documento – inviato agli organi nazionali, regionali e provinciali del Partito Democratico – intendono una volta per tutte fare chiarezza sulla mistificazione che ad arte alcuni dirigenti del Pd stanno oramai da troppo tempo perpetrando …

… ai danni dell’immagine stessa del partito e di tanti militanti che in buona fede quotidianamente lavorano per concretizzare nella nostra realtà i valori e le idee della nostra forza politica. Ultima prova ne è il documento che porta la firma dal coordinatore dell’Ufficio politico del Pd santarpinese. Un lungo documento dove si afferma tutto e il contrario di tutto pur di nascondere l’evidente. Invero ci sentiamo di condividere un solo passaggio del documento stesso e cioè che oggi Non ci può esser più spazio per ogni sorta di ambiguità. Ciò perché si possono usare tutti i paroloni e i sofismi di questo mondo ma di fronte ai fatti bisogna arrendersi e smetterla di giustificare con ostinazione o con atteggiamenti di pseudo correttezza ciò che in realtà si giustifica solo con l’ammissione di aver ancora una volta fatto ricorso a logiche antiche e di cui ormai è giusto prendere le distanze. Metodi che hanno allontanato i cittadini dalla politica ingenerando un forte disappunto.

Il Pd, così come fortemente concepito dal nostro segretario Veltroni, è altra cosa, è soprattutto democrazia, partecipazione e trasparenza. Esattamente l’opposto di come lo concepite voi che ancora una volta ricorrete all’ “occupazione” familiare; alla lottizzazione dei posti nel direttivo; all’accumulo di cariche in dispregio della tanto vituperata ampia partecipazione soprattutto dei giovani. In altre parole voi lo Statuto e il Codice Etico ve lo siete letteralmente divorati. Smettetela di fare gli ipocriti. Dite la verità perché un nuovo partito si costruisce dai piccoli gesti e dalle piccole ammissioni.

Forse i fatti ci agevolano nella comprensione e soprattutto nella voglia di andare oltre, di superare vecchie logiche. Per capirci: in un recente comunicato (lo stesso dove ci condannavate!), avete pubblicizzato il risultato di una “brillante” riunione dove si era pervenuti ad una sintesi sul coordinatore politico, sul presidente dell’assemblea, sui componenti dell’ufficio stesso e della commissione di garanzia. La lettura dei nomi ci lascia a dir poco perplessi perché sono il risultato di ragionamenti assolutamente distanti dai dettami dello Statuto e del Codice Etico. A partire dal coordinatore politico, Elpidio Del Prete, che è consigliere comunale, capogruppo consiliare, delegato provinciale del PD e marito della componente del direttivo Caterina Tizzano. Ci chiediamo è possibile che in un partito che raggiunge il 45% dei consensi non ci sia una persona più disponibile per tale incarico? Lo Statuto e il Codice Etico da voi tanto invocato, siete sicuri di averlo letto bene? Non dice forse diversamente? Il presidente dell’Assemblea è stato nominato (o per meglio dire si è autonominato) Giuseppe Savoia, ex sindaco, candidato sindaco sconfitto alle ultime elezioni amministrative, delegato regionale del Pd, consigliere comunale, ecc. ecc. “Nell’ufficio politico – è scritto nel comunicato – sono stati eletti il dottor Arcangelo Vitagliano, il dottor Luigi Di Monte, Susy Ronga, Elpidio Arena. Nella Commissione di garanzia per il tesseramento sono stati nominati Giovanni Ciuonzo, Luisa D’Elia, Andrea Guida”. Il dottor Arcangelo Vitagliano è lo zio di Andrea Guida eletto consigliere comunale nella lista perdente di Savoia e a sua volta componente della commissione di garanzia e tesseramento. Ma cosa occorre controllare di così importante da giustificare questi “serrati” controlli? Luigi Di Monte ed Elpidio Arena sono due assessori uscenti, bocciati dall’elettorato sempre nella lista perdente di Savoia.

Ci chiediamo la sconfitta non ha insegnato niente? Non ha suscitato nessuna riflessione? Evidentemente vanno spronate nuove adesioni e quindi bisogna allargare e non chiudersi su se stessi altrimenti la gente davvero non capisce in cosa il Pd sia più innovativo e diverso dalle altre forze politiche se si insiste nel perpetuare vecchie logiche politiche! Susy Ronga e Luisa D’Elia, la prima anch’essa bocciata nella lista perdente di Savoia; la seconda delegata provinciale del Pd nonché portavoce uscente dello sconfitto sindaco Savoia. E’ possibile che non vi siano altri volti femminili in grado di assicurare una novità nel panorama politico santarpinese? Ci siamo limitati a descrivere i fatti che sono più eloquenti delle belle parole.

Un’ultima precisazione: la lista che sosteneva Savoia non era composta esclusivamente da aderenti al Pd ma anche da soggetti che si rifanno ad altre forze politiche non solo di centro sinistra ma anche di centro destra. Basti leggere una recente dichiarazione fatta da NoidelCircolodellaLibertà” (cui appartiene anche il candidato Pino Mondo) sul sito Pupia che testualmente recita: “Cogliamo l’occasione anche per precisare alcune questioni inerenti le ultime elezioni amministrative ed attinenti la lista del “Pd – Savoia Sindaco” nella quale figuravano due candidati completamente estranei al Pd. stesso, in quanto non tesserati di quest’ultimo, e cioè Santina Dell’Aversana e Pino Mondo, che rendevano, di fatto, la lista una aggregazione civica, più che una lista di partito, anche se la maggioranza dei candidati e degli eletti successivi appartenevano ed appartengono al Pd. Per questo motivo, gli attuali esponenti della minoranza non rappresentano solo il Pd, bensì tutti coloro che, pur non riconoscendosi nel Pd, hanno votato “Savoia Sindaco”, intendendo esprimere consenso e fiducia alla persona Savoia ed attribuendo, in tal modo, al voto la funzione di selezionare la classe dirigente, che dovrebbe essere poi quella principe, indipendentemente dall’ appartenenza partitica”.

Se questi sono i fatti spiegateci chi è che non ha “alcuna volontà di costruire il Partito Democratico a Sant’Arpino”? Questa è l’azione politica da voi intrapresa che “ha portato e porta esattamente alla costruzione di un processo di partecipazione democratica, al quale sono stati e saranno chiamati sempre tutti gli iscritti, con pari dignità, che hanno scelto e sceglieranno sempre gli organismi dirigenti e con i quali, tutti insieme, portare avanti il progetto di radicamento nel territorio del Partito Democratico”? Crediamo che ci sia in atto una clamorosa dissociazione delle vostre persone e del vostro pensiero dal momento che razzolate male e predicate bene.

Noi davvero vogliamo costruire un Partito Democratico aperto alle nuove istanze e alle nuove partecipazioni. Per quanto sopra esposto, “chiediamo che gli organi in indirizzo convochino al più presto i firmatari del documento per arrivare ad una soluzione definitiva di assoluta chiarezza e senza ombre di ambiguità”.

Se non si porrà un urgente rimedio a tale situazione di crescente degenerazione politica, nostro malgrado saremo costretti a chiedere il commissariamento politico della sezione locale del Pd al fine di rilanciarne l’azione politica e di ricostruire un minimo di agibilità politica nella stessa sezione.

Elpidio Capasso
Anna Cicatiello,
Antonietta D’Agostino
Gioacchino Legnante
Angela Lettera
Elpidio Nasti

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