Don Domenico incontra i giovani santarpinesi

di Redazione

Salvatore LetteraSANT’ARPINO. Si terrà mercoledì 5 novembre, alle ore 19, nella Parrocchia di Sant’Elpidio Vescovo in Piazza Umberto I, il primo incontro per i giovani di Sant’Arpino.

L’iniziativa è stata promossa dall’Associazione Nostra Signora di Fatima gruppo di preghiera di Padre Pio, in collaborazione con la Parrocchia di S.Elpidio Vescovo e patrocinata dall’amministrazione comunale retta dal sindaco Eugenio Di Santo – Assessorato Politiche giovanili con l’assessore Salvatore Lettera (nella foto). Quello di questa sera sarà il primo dei sette incontri previsti dal cammino di fede che sarà guidato da Don Domenico D’Alia, missionario del Preziosissimo Sangue e responsabile nazionale della Pastorale giovanile. L’ultimo incontro, che si terrà i prossimi 6 e 7 giugno, consisterà in un ritiro spirituale ad Albano Laziale. Nel corso dei diversi incontri previsti, attraverso la discussione di temi di grande attualità quali la droga e la criminalità, i giovani che parteciperanno verranno guidati alla riscoperta dei valori fondamentali della fede e della famiglia. “Un’occasione importante di scambio e di condivisione – hanno dichiarato il sindaco Di Santo e l’assessore Lettera – resa possibile grazie alla collaborazione e all’impegno dell’Associazione Nostra Signora di Fatima con il Presidente Antonio D’Errico e di Don Umberto D’Alia. Il nostro ringraziamento va a loro e, ovviamente, a Don Domenico D’Alia per la sua disponibilità e il suo forte attaccamento alla propria comunità d’origine. I giovani rappresentano il nostro futuro, le nostre prospettive, il motore che fa crescere e andare avanti il mondo ed è a loro che abbiamo indirizzato tutte le nostre energie. Don Domenico è vicino ai giovai da sempre e nessuno più di lui riesce a catturare la loro attenzione e a trasmettere loro entusiasmo e voglia di fare. Siamo certi che con il suo aiuto e il suo contributo questo cammino riscuoterà grande consenso da parte dei giovani che vi parteciperanno e che siamo sicuri saranno numerosissimi. Credere significa avere un punto di riferimento sempre e comunque – hanno concluso Di Santo e Lettera – e la religione infonde coraggio, serenità, speranza e, cosa più importante, combatte il senso di solitudine. Sarà questo il messaggio fondamentale e il punto di partenza di un cammino da fare insieme alla riscoperta dei veri valori della vita”.

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