Differenziata, in dieci mesi raccolta media del 13,17 per cento

di Redazione

 SAN NICOLA LA STRADA. “Ogni cittadino può andare con la spazzatura alla piattaforma del Conai e ricevere un compenso economico per i rifiuti riciclabili. Si tratta di un incentivo estremamente importante che agevolerà la raccolta differenziata”.

Questo è quanto disse il Sottosegretario Guido Bertolaso appena venne approvato il decreto legge sui rifiuti. Bertolaso, però, non sa o fa finta di non sapere che i centri Conai non ricevono i rifiuti perché dicono di non essere attrezzati. La denunzia viene dal Capogruppo consiliare del Partito Democratico, dottor Giuseppe Celiento che critica l’articolo 1 del decreto legge laddove consente a tutti i cittadini della regione Campania di sviluppare in modo anche autonomo l’attività di riciclo del materiale casalingo. “Da noi – aggiunge – i cittadini si recano presso le tre stazioni ecologiche fatte approntare dall’amministrazione comunale, ma non hanno alcun ritorno economico per il loro virtuosismo. Nel solo mese di ottobre, secondo dati rilasciati dall’Unione dei Comuni ‘Calatia’, la raccolta differenziata ha raggiunto solo un modesto 15,5 per cento e, su base annua, si attesta su una media assolutamente ridicola pari al 13,17 per cento. Secondo il contratto stipulato con la Jacta – sottolinea Celiento – in due anni si sarebbe dovuto raggiungere il 35 per cento di differenziata. Dunque, l’emergenza continua a San Nicola La Strada, la differenziata non decolla assolutamente. La fortuna di questa amministrazione è che il limite imposto dalla normativa è stato spostato al 31 dicembre del 2009, altrimenti a fine anno l’ente sarebbe stato commissariato. Una cosa che nessuno riesce a spiegarsi – prosegue Celiento – è che secondo tutte le statistiche nazionali, l’umido raggiunge il 70 per cento, mentre in città di produce solo indifferenziata. Infatti, a fronte di 2.059.000 chilogrammi di indifferenziata raccolta, l’umido è stato pari a 76.760 chili. A San Nicola nessuno mangia, nessuno produce umido o, più semplicemente, l’umido viene sversato nell’indifferenziata ? Questi dati – denunzia Celiento – come li ho avuti io, ce li ha anche il sindaco Pascariello, ed allora cosa intende fare l’amministrazione? La Jacta viene anche pagata per l’indifferenziata mentre i cittadini, da persone perbene e civili, continuano a recarsi presso le tre stazioni ecologiche. Insomma, si potrebbe affermare “cittadini cornuti e razziati”.

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