Torino, crolla soffitto di una scuola: un morto e venti feriti

di Redazione
Liceo scientifico “Darwin” di Rivoli
RIVOLI (Torino). Il controsoffitto di un’aula del liceo scientifico “Darwin” di Rivoli, nel torinese, è crollato stamani provocando la morte di uno studente e il ferimento di un’altra ventina di ragazzi, di cui quattro gravi.

Il Liceo Scientifico La vittima, Vito Scafidi (nella foto), 17 anni, abitava a Pianezza, nelle vicinanze dell’istituto, ubicato in viale Giovanni XXIII, dove frequentava la quarta G. Proprio in quest’aula, situata al primo piano, si è verificato il crollo. Sul posto sono intervenuti i soccorsi del 118, che hanno trasportato i feriti al Cto di Torino, tra questi il più grave è Andrea M., 17 anni, che ha fratture alla colonna vertebrale e rischia la paralisi, anche se ci vorranno alcune settimane per accertarlo. Ci sono poi Cinzia P., che ha invece una commozione cerebrale e Federica A., con un piccolo trauma cranico. Gli altri meno gravi sono stati ricoverati all’ospedale di Rivoli e al Martini di Torino, mentre altri dieci ragazzi contusi sono stati portati al San Luigi di Orbassano.

I vigili del fuoco stanno lavorando per accertare l’origine dell’incidente. La prima ipotesi era legata al forte vento che spira da ieri sul torinese o ad un albero caduto, ma stando alle prime verifiche la causa non riguarda il maltempo. Il controsoffitto, fatto di mattoni, avrebbe subito un vero e proprio cedimento strutturale.

“È un fatto gravissimo e ora cercheremo di capire le cause anche perchè nella scuola non c’erano lavori in corso”, ha dichiarato l’assessore all’Istruzione della Provincia di Torino, Umberto D’Ottavio. “La tragedia di oggi è una morte bianca”, il commento del sindaco di Rivoli, Guido Tallone, per il quale “mai come oggi bisogna mettere da parte le inutili polemiche fatte in queste ultime settimane sulla scuola. Non si risparmia sulla nelle scuole bisogna mettere da parte le tante inutili parole che sono state fatte ultimamente sulla scuola”.

Sul luogo della tragedia sono giunti anche la presidente della Regione Mercedes Bresso, il presidente della Provincia Antonio Saitta, il questore Aldo Faraoni, il prefetto di Torino Paolo Padoin il viceprefetto vicario Giovanni Russo e il procuratore aggiunto Raffaele Guariniello per raccogliere tutti gli elementi utili all’apertura di un’inchiesta.

Intorno alle 15 è arrivata anche il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, come aveva anticipato il collega di governo Altero Matteoli a margine della riunione che si è svolta oggi in prefettura sulla Torino-Lione. La Gelmini, accolta da applausi polemici, ha incontrato in forma privata i genitori della vittima, per poi recarsi al Cto per far visita ai feriti.

Grande la rabbia dei parenti accorsi sul posto, tra cui una zia della vittima, che ha detto a giornalisti e fotografi: “Fotografate cosa è successo, fate vedere che le scuole italiane fanno schifo anche al Nord. E che si può morire a 18 anni, andando a lezione a scuola”.

“Si tratta di una tragedia annunciata – afferma il presidente Codacons Carlo Rienziinfatti il 75% degli istituti scolastici presenti sul nostro territorio non è sicuro poichè mancano diversi certificati previsti dalla legge. Da anni denunciamo lo stato di fatiscenza delle scuole italiane senza ottenere alcun intervento delle istituzioni a salvaguardia dell’incolumità degli studenti”.

A confermare questa tesi anche Legambiente, per la quale sono circa 10mila gli edifici scolastici italiani che hanno bisogno di interventi urgenti di manutenzione. E il 42% degli edifici è privo del certificato di agibilità statica, mentre al 48% manca il certificato prevenzione incendi.


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