Eluana, la Regione Friuli dice no all’interruzione nelle sue strutture

di Redazione

Beppino Englaro con la foto di EluanaMILANO. Com’era pronosticabile l’Italia si divide dopo la decisione favorevole della Corte di Cassazione allo stop all’alimentazione di Eluana Englaro, la giovane di Lecco in coma da sedici anni dopo un incidente stradale.

Monsignor Rino Fisichella, presidente della Pontificia Accademia della Vita, ha così commentato la notizia ai microfoni di Radio Vaticana: “Per quanto mi concerne è grave dal punto di vista etico e morale. Forse potranno trovare delle giustificazioni nei cavilli procedurali e nelle interpretazioni del linguaggio. Nella sostanza però rimane un fatto del tutto grave ed estraneo alla cultura del popolo italiano, un fatto di una gravità assoluta per quanto riguarda un attentato alla vita”.

Di diverso parere Beppino Englaro, padre e tutore di Eluana: “E’ la conferma che viviamo in uno stato di diritto”.

Intanto, la Regione Friuli Venezia Giulia non si attiverà direttamente per trovare un ospedale o una clinica in cui possa essere praticata l’interruzione dell’alimentazione per Eluana. Lo si apprende da ambienti regionali. Infatti, proprio ieri, a seguito della decisione della Cassazione, il padre della ragazza aveva annunciato che avrebbe portato la figlia in una struttura friulana, regione d’origine della famiglia Englaro.

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