Crisi, il piano imprese del governo

di Gennaro Pacilio

Silvio BerlusconiROMA. Oltre alle misure per le famiglie e i meno abbienti, il governo ha pronto un piano per gli interventi di emergenza, cosiddetti “pronto soccorso cash”, in coordinamento con l’Unione europea, per aiutare le imprese italiane e la ripresa del lavoro e dell’occupazione che a causa della crisi rischia di diminuire ancora.

Il governo sembra deciso a sostenere i redditi di chi dovesse restare senza lavoro. Con un emendamento sono stati stanziati 620 milioni di euro per la cassa integrazione straordinaria. Sono allo studio anche un “bonus disoccupazione” e l’estensione degli ammortizzatori sociali ai precari. Per difendere l’occupazione bisogna sostenere le imprese di tutte le dimensioni ed in questa direzione il governo interverrà con sgravi fiscali sugli utili reinvestiti in ricerca, innovazione e sviluppo. Un’altra misura allo studio è la cosiddetta “Iva di cassa”, grazie alla quale l’imposta sarebbe pagata dalle aziende solo al momento dell’incasso della fattura e non al momento dell’emissione. Inoltre, è indispensabile che la crisi non induca le banche a negare il credito alle imprese in questa fase cruciale: l’obiettivo può essere realizzato con un sistema di garanzie pubbliche per i prestiti destinati a sostenere la produzione.

Sempre al fine di sostenere l’industria meccanica, particolarmente colpita dalla crisi, saranno prorogati per il 2009 gli incentivi alla rottamazione di auto e moto, in scadenza al 31 dicembre di quest’anno. Per quanto riguarda i precari il governo sembra deciso a garantire un sostegno ai coloro che rischiano di perdere il posto: potrà essere diretto, sotto forma di un sussidio temporaneo di disoccupazione, o indiretto, sotto forma di esenzione fiscale o contributiva. La misura avrà il valore di alcune centinaia di milioni di euro. Per le imprese prevista altresì la detrazione dell’Irap. L’imposta comincerà ad essere dedotta (probabilmente per il 10%) dall’imponibile Ires pagato dalle società. È un primo intervento in vista della deducibilità totale. Previsti, inoltre, crediti per la ricerca all’estero. Le aziende che svolgono ricerca anche oltre confine riceveranno un credito d’imposta.

Afferma Tremonti: “L’obiettivo è quello di sostenere i redditi e i consumi delle famiglie a basso reddito e mettere le aziende in condizione di svolgere il loro ruolo nella creazione della ricchezza”.

Gli interventi fin qui indicati devono essere accompagnati, nella visione del governo, da una ripresa complessiva dell’economia italiana, stimolata da una serie di investimenti che facciano da volano. A tal fine sono stati sbloccati anche i fondi dell’Unione Eurpea per le aree sottoutilizzate, che ammontano a 12,7 miliardi di euro in 3 anni. Di questi, 7,3 miliardi saranno destinati alle opere infrastrutturali, 800 milioni alla banda larga e 700 milioni alle energie rinnovabili. Sono in via di definizione gli interventi per sostenere le iniziative economiche nel Sud e per il recupero delle aree industrializzate.

In questo quadro di rivitalizzazione del sistema Italia rientra anche il “piano casa” per consentire l’accesso alla casa per le coppie giovani con redditi bassi, ma anche allo scopo di favorire la ripresa dell’edilizia abitativa.

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