6 novembre 2004, a Scampia la camorra uccide per sbaglio un ragazzo

di Redazione

Antonio LandieriAccadde Oggi. Il recente agguato di Secondigliano alla Sala Giochi, nel corso del quale sono stati feriti alle gambe cinque giovanissimi, non è certo argomento nuovo nell’area a nord di Napoli.

Il 6 novembre del 2004 a Scampia, un gruppo di giovani era intento a giocare a bigliardino. Una batteria di fuoco dei clan della camorra locale, forse per punire degli spacciatori, fece l’errore di sparare sulle persone non giuste. Antonio Landieri, giovane 25enne, disabile per una paralisi infantile, fu colpito da due colpi alla schiena. La stampa quotidiana parlò di Antonio come di un camorrista. L’autopsia però disse che Antonio era stato colpito da due colpi di rimbalzo e quindi l’obiettivo vero di quella sparatoria non era certamente lui, anzi probabilmente ancora una volta il messaggio doveva essere solo intimidatorio e non di morte. Le esequie furono fatte fare senza un pubblico funerale e neanche dopo le scuse ufficiali del Questore di Napoli, chi di dovere si fece avanti per dare il proprio cordoglio e quello della città alla famiglia di Landieri, anzi dopo anni non ancora c’era la possibilità di riesumazione della salma, per la mancanza di una tomba. Il silenzio totale scese sul “falso camorrista”, Antonio Landieri, un giovane come tanti, ucciso per sbaglio.

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